CronacaGarda

Dopo un’attesa lunga sette anni, la tangenzialina di Carzago è realtà

Alice Scalfi
A Calvagese della Riviera i lavori finalmente vanno in appalto: costi lievitati a oltre 3 milioni di euro, effettuati 20 espropri
L'attuale svincolo della Sp 78 - © www.giornaledibrescia.it
L'attuale svincolo della Sp 78 - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo sette anni dalla stipula dell’accordo di programma con la Provincia, vanno in appalto i lavori per la realizzazione della «tangenzialina» di Carzago: la «variante est al centro abitato di Calvagese della Riviera, frazione Carzago della Sp 78 Calvagese-Mocasina-Lonato» costerà alla fine della fiera più di 3 milioni di euro.

Nel 2017, quando venne siglato l’accordo di programma tra il Comune di Calvagese, quello di Polpenazze e il Broletto, quella firma venne considerata dai diretti interessati come la fine di un travaglio: già da anni si discuteva della necessità di realizzare una nuova arteria stradale, che bypassasse il centro abitato della frazione di Carzago e in particolare via Delle Monache, per dare finalmente «pace» ai residenti che la invocavano, disturbati in maniera esasperante dal continuo passaggio di mezzi pesanti e da un traffico che, in una zona di fatto residenziale, risultava (e tutt’ora risulta) per loro insostenibile.

Il percorso

La procedura per appaltare i lavori, lo si diceva, è iniziata pochi giorni fa. La nuova variante sarà lunga quasi 1,5 chilometri: una lingua d’asfalto che si inserirà nell’attuale Sp 78 poco prima dello svincolo che porta verso Soiano e Polpenazze; da lì aggirerà da sud la zona artigianale (e via Delle Monache), intercetterà via Trieste e sboccherà nel punto in cui ora c’è la rotatoria con i tre cipressi. Lungo il suo tracciato sorgerà la nuova sede di Garda Uno (come «promesso» dalla stessa multiutility, solo una volta che la tangenzialina verrà alla luce). Un tema, questo, oggetto di discussioni infuocate negli ultimi anni e che ha anche se vogliamo modificato la prospettiva con cui numerosi in paese hanno iniziato a guardare alla tangenzialina stessa: non più «manna dal cielo» per sgravare quella zona di Carzago dai problemi di traffico che da decenni lamenta, ma - al contrario - pericolo concreto che lungo il suo tracciato possano nascere nuovi insediamenti produttivi, a scapito del verde.

I costi

In origine la nuova infrastruttura stradale avrebbe dovuto costare attorno ai 2,5 milioni di euro. Nel mezzo ci sono però state una serie di revisioni, ci sono stati una pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina, e i costi sono cresciuti: si è arrivati a quota 3,06 milioni di euro, con il quadro economico approvato a maggio 2024 con il progetto definitivo/esecutivo. Rientrano poi in questa cifra le quote necessarie per acquisire le aree funzionali alla tangenzialina tramite espropri: sono stati una ventina, e tutti conclusi con accordi bonari con i proprietari, per una spesa complessiva pari a circa 400mila euro. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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