Dopo l’incendio in via Montello alcune famiglie sono rientrate in casa

Si è trattato del terzo episodio in tre mesi, e alcuni temono che possa accadere ancora. L’assessore Fenaroli: «È urgente capire se e chi ci sia dietro questo gesto»
La palazzina di via Monte Cengio - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
La palazzina di via Monte Cengio - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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«È un atto molto grave e preoccupa ancor di più il fatto che si ripeta in alloggi di Aler». L’assessore comunale ai Servizi sociali Marco Fenaroli non nasconde amarezza e apprensione dopo il terzo incendio in due mesi divampato nella palazzina di via Montello, che affaccia su via Monte Cengio. «Bisogna ricordarsi che un incendio si sa come inizia ma non come finisce. È urgente capire se e chi ci sia dietro questo gesto».

Primi rientri

E le indagini per chiarire le cause dei ripetuti roghi nello stabile restano aperte. Intanto ieri sera i primi inquilini hanno potuto fare rientro nei propri appartamenti, dopo che un sopralluogo della squadra di Polizia giudiziaria dei Vigili del fuoco ha dichiarato l’agibilità delle abitazioni al secondo, terzo e quarto piano – a condizione che sia disposto un intervento urgente di pulizia. Per questo l’amministratore di condominio ha incaricato una ditta specializzata che è intervenuto nel pomeriggio per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie necessarie. Resta invece tuttora sotto sequestro il primo piano dell’immobile.

La testimonianza

Tra chi è rientrato ieri c’è anche Semou, 52enne madre di 4 bambini, con difficoltà motorie a causa di interventi a gambe e a piedi. Quando nel tardo pomeriggio di ieri la donna è in procinto di rientrare nell’appartamento al terzo piano, confida: «Siamo costretti a rientrare ma siamo terrorizzati. Ancora mi tremano le gambe per la paura».

Sull’ipotesi dolosa non si espone ma dice: «Non abbiamo mai visto nulla ma è la quarta volta in pochi mesi, la prima volta era successo in cantina, stavolta è accaduto al primo piano. Non può essere un caso».

La situazione

L'intervento delle forze dell'ordine e dei soccorsi in via Montello - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'intervento delle forze dell'ordine e dei soccorsi in via Montello - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it

Non tutti i condomini, comunque, hanno scelto di tornare subito nelle proprie abitazioni, anche per paura di nuovi atti; così la palazzina resta tuttora semi-deserta. La prima notte da sfollati, invece, i 50 residenti l’hanno trascorsa disseminati in tutta la città: soltanto in sei erano stati sistemati nella palestra della scuola Bettinzoli in via Micheli, gli altri sono stati ricollocati temporaneamente dai Servizi sociali del comune di Brescia tra l’Istituto Paolo VI e le strutture gestite da «Brescia Solidale» e cooperativa La Rete.

Da ieri l’emergenza si è ridimensionata a seguito del rientro della maggioranza dei residenti, ma la speranza collettiva è che non ci sia un quinto episodio, perché si potrebbe non essere sempre così fortunati. Tutti, inoltre, vogliono vederci chiaro e chiedono che eventuali responsabili del rogo divampato l’altro giorno vengano trovati.

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