Dopo circa due anni ha chiuso lo «Spazio Donna» di via Cairoli

Barbara Fenotti
WeWorld Onlus, l’organizzazione titolare, ha chiuso il progetto a Brescia, Il Calabrone: «Non abbiamo le risorse economiche per portare avanti l’iniziativa»
Spazio Donna ha chiuso i battenti
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Dopo circa due anni ha chiuso i battenti definitivamente «Spazio Donna», un progetto di WeWorld Onlus gestito a Brescia dalla cooperativa Il Calabrone al civico 18/A di via Cairoli, punto di riferimento per molte donne sin dalla sua apertura nel 2021.

«WeWorld Onlus, l’organizzazione titolare di Spazio Donna, ha comunicato con breve preavviso la decisione di chiudere il progetto per motivi legati a loro scelte economiche e organizzative – spiega il presidente del Calabrone, Alessandro Augelli –. Noi non abbiamo le possibilità economiche, in questo momento, per portare avanti questa iniziativa, che tra affitto, bollette e spese per il personale cuba circa 50 mila euro l’anno».

  • Chiude lo Spazio Donna in via Cairoli
    Chiude lo Spazio Donna in via Cairoli
  • Chiude lo Spazio Donna in via Cairoli
    Chiude lo Spazio Donna in via Cairoli
  • Chiude lo Spazio Donna in via Cairoli
    Chiude lo Spazio Donna in via Cairoli

In questi due anni sono state circa 300 le donne (650 i colloqui complessivi) che hanno frequentato questo spazio «principalmente per chiedere aiuto nella ricerca di un lavoro – spiega Valeria Legrenzi, responsabile di Spazio Donna –, ma anche per un sostegno alla genitorialità e laboratori di yoga e mindfulness. Spazio Donna è stato anche un punto di incontro e confronto inclusivo e flessibile, in grado di rispondere alle esigenze mutevoli e ai desideri delle donne che lo frequentavano: è per noi un grande dispiacere lasciare il percorso avviato con molte di loro in sospeso».

Un supporto

Quello di via Cairoli è stato infatti sia di socializzazione informale sia di consulenza e supporto che, chiudendo i battenti, «priva la città di un importante servizio difficile da trovare con la stessa formula altrove – spiega Augelli –. Abbiamo il consultorio di via Volturno, ma quest’ultimo riesce a rispondere solamente a una piccola parte delle richieste di chi frequentava Spazio Donna». In questi anni le operatrici del Calabrone occupate in questo servizio hanno assistito a tante storie di rinascita e realizzazione personale, dove il supporto empatico e competente ha svolto un ruolo fondamentale nel consentire alle donne di intraprendere percorsi di cambiamento e crescita.

Le altre attività

Spazio Donna ha anche offerto una vasta gamma di attività, come corsi di gestione finanziaria e alfabetizzazione digitale, consulenze legali e psicologiche, laboratori espressivi e creativi, anche con i propri figli e figlie, oltre a pratiche di benessere come yoga, bioenergetica e mindfulness. «Abbiamo fornito supporto emotivo ma anche operativo come la prenotazione di visite mediche o la gestione delle iscrizioni scolastiche dei figli – spiegano –, siamo stati un luogo di formazione e di confronto, promuovendo la consapevolezza e la discussione su pregiudizi e stereotipi culturali anche grazie a presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche e dibattiti. Siamo stati ponte verso altri servizi e organizzazioni, facendo rete e garantendo un sostegno completo e integrato».

L’auspicio

«Siamo amareggiati e vogliamo far sapere alla città che Spazio Donna ha chiuso non per una qualche forma di recriminazione o per chiedere fondi – tiene a sottolineare Augelli –. Più semplicemente ci auguriamo che un servizio simile non si perda nel dimenticatoio, perché è stato punto di riferimento per molte donne». Per questo il Calabrone si augura che «da questa vicenda nasca una riflessione collettiva e un percorso di confronto che porti a costruire politiche e progettualità a lungo termine e orizzonti condivisi per rispondere, integrandosi con i servizi già attivi, ai bisogni sociali e civili delle donne della nostra città».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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