L’ultimo dono di una vita: muore a 58 anni e lascia tutto alla collettività

Luca Bordoni
Un gesto di straordinaria generosità ha sorpreso la comunità di Palazzolo. Una donna ha deciso di lasciare tutti i suoi beni in eredità al Comune e alla chiesa
Una panoramica di Palazzolo - © www.giornaledibrescia.it
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Un gesto di straordinaria generosità ha sorpreso la comunità di Palazzolo, dove una donna scomparsa a soli 58 anni lo scorso ottobre ha deciso di lasciare tutti i suoi beni in eredità al Comune e alla Chiesa.

Questo lascito, frutto di una scelta ponderata e altruista, è stato oggetto di un breve intervento durante l’ultimo Consiglio comunale e ha portato alla luce un esempio concreto di solidarietà e attenzione verso la collettività. Nel testamento della donna, infatti, è stata stabilita una ripartizione che prevede la destinazione del 60% dell’eredità al Comune e il restante 40% alla Parrocchia di Santa Maria Assunta e quindi all’Erigenda Unità Pastorale delle parrocchie di Palazzolo. Un contributo significativo che non solo testimonia il forte legame della benefattrice con il suo territorio, ma che offre anche nuove prospettive per il miglioramento delle condizioni di vita di chi si trova in situazione di fragilità.

La donna, morta prematuramente in seguito a una lunga malattia, non era sposata né aveva figli. Ciò l’ha condotta alla decisione di lasciare tutto alla collettività come gesto di estrema solidarietà, il tutto finalizzato a scopi sociali. La riservatezza della signora si traduce però anche nel riserbo sulla questione tenuto da tutti gli attori coinvolti.

L’assessore al Bilancio, Matteo Gatto, ha spiegato che l’eredità, comprendente un immobile e altri beni di cui non si è ancora a conoscenza di entità o valore, sarà interamente destinata ai servizi alla persona e quindi alle prestazioni socio-assistenziali.

«Nei prossimi mesi sarà possibile conoscere nel dettaglio la natura dei beni ricevuti, ma una cosa è certa: questa donazione rappresenta un valore aggiunto per la comunità - ha spiegato Gatto -. Ogni risorsa sarà utilizzata per sostenere la popolazione più fragile e per avviare nuovi progetti che abbiano un impatto positivo sulla vita dei cittadini».

Grande riconoscenza è stata espressa nei confronti della benefattrice anche dal nuovo parroco don Maurizio Funazzi, felice di poter accogliere un gesto di aiuto e amore verso il prossimo. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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