CronacaBassa

Nuova discarica a Vighizzolo, l’azienda ritira la richiesta

Giulia Bonardi
Annullata la Conferenza dei servizi della Provincia. Contro il progetto c’era l’unanimità del Consiglio
Recupera srl non realizzerà una nuova discarica a Vighizzolo di Montichiari
Recupera srl non realizzerà una nuova discarica a Vighizzolo di Montichiari
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La «nuova discarica non discarica» (com’era stata definita dagli ambientalisti) che un’azienda aveva chiesto di realizzare a Vighizzolo non si farà perché l’azienda stessa, Recupera srl, ha domandato alla Provincia di archiviare la sua richiesta.

La notizia giunge da Legambiente Montichiari e da Sos Terra Montichiari, associazioni che avevano sottoposto al Broletto le loro osservazioni di opposizione e che si erano dichiarate preoccupate per gli eventuali sviluppi della domanda di Recupera srl di modificare e ampliare il suo impianto di recupero inerti presente in una cava.

Dunque la Provincia non dovrà chiedersi se dare o meno autorizzazioni e il fattore di pressione, questa volta, non dovrà affrontare l’eventuale guerra di resistenza. Una notizia importante per il territorio: basti pensare, infatti, che il nuovo Consiglio comunale, nella sua primissima seduta di insediamento, ha praticamente affermato un «no» unanime a questa richiesta, sollecitato sempre dalle due associazioni. Legambiente e Sos Terra, infatti, durante la campagna elettorale, avevano domandato ai candidati sindaco Marco Togni (poi eletto) e Beatrice Morandi di prendere posizione: si erano subito detti contrari.

«La Provincia non effettuerà la Conferenza dei servizi in cui valutare la richiesta di “Recupera srl”, e la archivierà, perché la ditta stessa il 18 luglio ha presentato una lettera in cui chiede l’archiviazione della propria istanza», scrivono in una nota le associazioni. Riportano anche la comunicazione dell’azienda, contenente la ragione della richiesta di archiviazione: «Rilevati i crescenti dubbi interpretativi derivanti dall’applicazione delle nuove normative riferite alla cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) nel settore degli inerti, si richiede l’archiviazione dell’istanza».

«Ci sono due cose di cui far tesoro – spiegano gli ambientalisti –. Una: gli smaltitori di rifiuti perseguono, ovviamente, una finalità economica e cercano di ricavare il maggior profitto e il più a lungo per la loro attività. Di conseguenza, l’abbiamo visto più volte negli anni, tentano di forzare (con ricorsi), o di aggirare (come in questo caso) eventuali normative, come l’indice di pressione, che li limitano nella possibilità di fare profitto. La seconda: se si è convinti che Montichiari abbia già (anche troppo) contribuito alla pratica, ambientalmente poco virtuosa ma vantaggiosa economicamente, della tumulazione dei rifiuti in ex cave occorre tenere sempre viva l’attenzione e localmente manifestare una ferma e unitaria volontà politico-amministrativa di voler porre fine a tale pratica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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