Dieci anni fa Paolo VI veniva proclamato beato

La santificazione avvenne invece nel 2018. Per celebrare l’evento arriverà a Concesio all’Istituto montiniano il cardinale Semeraro
Il pontificato di Paolo VI è durato dal 1963 al 1978
Il pontificato di Paolo VI è durato dal 1963 al 1978
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Un coraggioso cristiano, un instancabile apostolo. Un uomo che «anche nella fatica e in mezzo alle incomprensioni ha testimoniato in modo appassionato la bellezza e la gioia di seguire Gesù totalmente». Sono le parole usate da papa Francesco per definire Paolo VI durante le cerimonie che lo hanno proclamato prima beato e poi santo.

La conclusione della Causa di canonizzazione di Giovanni Battista Montini è stata fortemente voluta da papa Bergoglio, il pontefice argentino ha un legame molto profondo con il predecessore nato a Concesio.

L’anniversario

Papa Francesco ha proclamato beato Paolo VI il 19 ottobre 2014: sono passati dieci anni; è stato invece santificato il 14 ottobre 2018. Per celebrare l’importante anniversario, su invito dell’Istituto Paolo VI, arriverà a Concesio il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi. Il cardinale Semeraro è devoto al pontefice bresciano; dopo aver ricevuto la porpora da papa Francesco è andato in preghiera proprio sulla tomba di Giovanni Battista Montini.

Sarà a Concesio il 29 novembre. Alle 17.30 sarà presente all’inaugurazione della visita virtuale alla casa natale di Montini; alle 18 (preceduto dal saluto di Pierpaolo Camadini, presidente dell’Opera per l’educazione cristiana) l’intervento all’Istituto dal titolo «La santità cristiana oggi: la testimonianza di Paolo VI», il cardinale dialogherà con don Angelo Maffeis, presidente dell’Istituto Paolo VI.

San papa Paolo VI - © www.giornaledibrescia.it
San papa Paolo VI - © www.giornaledibrescia.it

I tratti comuni

«Papa Francesco mi ha raccontato – ha detto in una precedente visita il cardinale Semeraro – che avrebbe voluto canonizzare Paolo VI come martire per tutto quello che soffrì nel suo pontificato». I tratti comuni sono molti: la Chiesa in uscita, la Chiesa sinodale, la Chiesa che scruta i segni dei tempi, più compagna di viaggio che fredda precettrice. «Papa Francesco - ha detto ancora il cardinale Semeraro - conosce a memoria l’esortazione apostolica Evangeli nuntiandi di Montini, basta leggere l’Evangelii gaudium per rendersene conto».

Sempre nell’ambito degli eventi montiniani, domani alle 17 al rettorato dell’Università Statale di Brescia in piazza del mercato, ci sarà l’appuntamento dal titolo «Le associazioni cattoliche all’indomani della conciliazione. Il carteggio di Giovanni Battista Montini del 1930». Intervengono Michele Nicoletti, presidente Fondazione Fuci e Chiara Minelli dell’Università di Brescia; modera Simona Negruzzo, segretario generale dell’Istituto Paolo VI. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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