I detenuti di Canton Mombello aderiscono alla «battitura» di Ferragosto
Il messaggio in carcere è arrivato attraverso il passaparola. Con tanto di doppio appuntamento già segnato. Alle 12 di giovedì e poi allo stesso orario del giorno di Ferragosto. Date in cui anche a Canton Mombello andrà in scena una protesta rumorosa. Quella che in cella chiamano «la battitura». Ovvero quando i detenuti «sbattono pentole e altri suppellettili sulle porte, le finestre e le sbarre per richiamare l’attenzione su problemi o necessità particolari».
I detenuti di Canton Mombello - Nerio Fischione aderiscono all’iniziativa pacifica che contemporaneamente avverrà in altre carceri italiane. «Il motivo riguarda il sovraffollamento oltre che i recenti suicidi di 61 detenuti e 7 agenti penitenziari» viene spiegato attraverso un messaggio fatto uscire dal carcere bresciano. «Si batte – viene aggiunto – anche in solidarietà degli operatori sanitari costretti a lavorare nelle carceri sotto pressione, si batte poi contro a nostro dire un decreto carceri inadatto e vuoto».
La situazione drammatica del carcere bresciano è stata riportata in primo piano nelle ultime settimane anche a livello nazionale grazie alla lettera che gli stessi detenuti hanno inviato al Presidente della Repubblica Mattarella, il quale ha denunciato pubblicamente le condizioni in cui vivono i carcerati bresciani costretti anche a stare in 15 in una cella. La struttura di via Spalti San Marco è la seconda peggiore in Italia dopo San Vittore. Il tasso di sovraffollamento supera infatti il 207%.
A Brescia, il Nerio Fischione ospita oltre 330 detenuti, con un limite massimo di capienza che non arriva a 190 posti.
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