CronacaGarda

Neonata muore durante il parto, dieci indagati e un caso nel caso

Un medico dell’equipe impegnata in sala operatoria durante il parto trovato morto suicida tre giorni dopo. Due i fascicoli aperti: uno in procura a Brescia per omicidio colposo, l’altro a Trento per capire se esiste un legame tra i due decessi
Sala operatoria (immagine simbolica) © www.giornaledibrescia.it
Sala operatoria (immagine simbolica) © www.giornaledibrescia.it
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Una neonata muore durante il parto. Un medico dell’equipe impegnata a darla alla luce trovato morto suicida tre giorni dopo. E due fascicoli di indagine: uno aperto in procura a Brescia per omicidio colposo. L’altro a Trento per far luce sull’eventuale collegamento tra i due decessi.
Sono questi i contorni del duplice dramma che si è consumato tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio tra Desenzano e la Val di Non. Poche le certezze. Diversi gli interrogativi in attesa di risposta.

I fatti

È il 31 gennaio quando, al termine di una gravidanza senza intoppi, la mamma si presenta in ospedale a Desenzano. Il travaglio si dimostra subito più complicato del previsto. I medici devono ricorrere ad alcuni strumenti per cercare di far nascere la piccola. Usano anche la ventosa. La bimba – stando alle ricostruzioni degli inquirenti viene estratta dall’utero della madre in ipossia. Le sue condizioni volgono subito al peggio. Scatta il trasferimento a Brescia, all’ospedale Civile. Ma è tutto inutile. Il ricovero in rianimazione pediatrica non evita il peggio. I genitori della bimba, una coppia di stranieri originari dell’Est Europa, vogliono vederci chiaro. Scatta la denuncia.

Le indagini

Il sostituto procuratore Benedetta Callea manda i carabinieri del Nas in ospedale a Desenzano per il sequestro della cartella clinica e di quanto possa essere di interesse, e apre un fascicolo per omicidio colposo. Sono una decina gli indagati.

Il medico

Tra loro c’è anche il medico che proprio in quelle ore però sparisce dalla circolazione. A denunciare la sua scomparsa è la moglie. La donna si rivolge ai carabinieri. Partono le ricerche. Il 3 febbraio il corpo senza vita del ginecologo viene trovato ai piedi di un ponte in valle di Non, in provincia di Trento. Con sé l’uomo non ha lettere, biglietti, nulla che possa dare un senso alla sua fine, tanto meno che possa collegarla a quella della piccola che doveva dare alla luce.
Agli inquirenti resta una teoria di interrogativi da risolvere, anche sulla causa del decesso della neonata. La pm così fa eseguire l’autopsia sul suo corpicino. Per le risposte occorreranno settimane.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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