CronacaGarda

Desenzano, l’ordinanza anti-bomba rischia di innescarne una ecologica

Alice Scalfi
Il divieto di raccogliere dai fondali del lago dopo gli ordigni rinvenuti nelle acque del Porto Vecchio ha bloccato la pulizia dei canneti: l’allarme del Wwf
I rifiuti trattenuti dal canneto - © www.giornaledibrescia.it
I rifiuti trattenuti dal canneto - © www.giornaledibrescia.it
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L’ordinanza anti-bomba blocca le pulizie dei canneti, quello della Zattera diventa «un immondezzaio». Non usa mezzi termini Paolo Zanollo, referente locale del Wwf Bergamo-Brescia, nel descriverne le condizioni.

Anche se il sindaco di Desenzano, Guido Malinverno, rispedisce l’accusa al mittente: «Dov’era nostra competenza, la cooperativa che paghiamo ha provveduto». E questa è l’estrema sintesi del contenzioso aperto in questi giorni tra Wwf, che vorrebbe tanto tornare a pulire i canneti come ha sempre fatto con l’associazione Airone Rosso, e il Comune, a cui i sodalizi hanno presentato richiesta di autorizzazione senza però ottenere sin qui risposta alcuna.

Raccolta bloccata

Una situazione complessa e figlia dell’ordinanza firmata dal sindaco Malinverno all’indomani del rinvenimento di numerosi ordigni nelle acque del porto Vecchio: ormai da qualche settimana lungo l’intero litorale di Desenzano è vietato raccogliere tutto ciò che si trova sott’acqua e sulle spiagge. Di conseguenza anche i rifiuti abbandonati, anche quelli nel canneto della Zattera che, come ogni canneto, riceve tutto ciò che il lago porta e lo trattiene: «Ogni anno Wwf e Airone Rosso si attivano per organizzare campagne di pulizia e liberare questi habitat dai rifiuti subito prima della stagione nidificatoria. Operazioni mirate, con volontari competenti e preparati visto il delicato ambiente», spiegano con una nota.

L’ordinanza-divieto ha bloccato il programma calendarizzato di pulizia, «nonostante la richiesta agli uffici tutt’ora senza risposta e numerosi solleciti. I rifiuti occuperanno il canneto a danno di tutto il suo ecosistema. Ricordiamo - prosegue la nota - che i canneti svolgono un’indispensabile funzione di depurazione naturale delle acque, costituiscono un habitat vitale per numerose specie di uccelli migratori, rappresentano un’area di incubazione e una nursery per numerose specie ittiche e di invertebrati».

Lo sa anche il sindaco Malinverno, ma per lui è una questione di competenza e di responsabilità: «È in essere un contratto con una cooperativa che ci garantisce la pulizia dei litorali e, a che mi risulti, ha fatto il suo lavoro nelle aree di pertinenza del Comune: ben venga il contributo dei volontari, ma non si possono sostituire a chi paghiamo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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