Bimba morta dopo il parto, c’è il nullaosta per la sepoltura

Le risposte arriveranno solo nelle prossime settimane. Indagini anche sul suicidio di uno dei ginecologi indagati
Un sala operatoria (foto simbolica)
Un sala operatoria (foto simbolica)
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Dopo che lunedì è stata eseguita l’autopsia sul corpicino della bimba nata il 31 gennaio a Desenzano e morta poche ore dopo al Civile per le conseguenze di una grave ipossia che l’ha colpita durante il parto, il sostituto procuratore titolare del fascicolo, Benedetta Callea ha rilasciato il nullaosta per la sepoltura e la famiglia, originaria dell’Europa dell’Est e che vive non lontano da Desenzano, potrà organizzare il funerale.

Sul decesso, dopo la denuncia dei genitori, è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo in cui risultano indagate dieci persone tra medici, ostetrici e infermieri. A questa inchiesta si sono aggiunti gli atti dei carabinieri di Trento che, il 3 febbraio, hanno trovato il corpo senza vita di uno degli indagati, un ginecologo di 39 anni di origini siciliane che il 31 gennaio era in sala parto.

Il medico si è gettato da un ponte a Cles, in Trentino, dopo aver cercato in internet il luogo in cui era svanita nel nulla la collega trentina Sara Pedri. Il ginecologo si è poi effettivamente tolto la vita a pochi chilometri di distanza. 

La Procura di Trento – competente territorialmente –  vuole capire se effettivamente come sembra dai primi accertamenti la tragedia della neonata morta nel parto sia collegata a quella del medico suicida

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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