Cronaca

«Delitti bresciani», mezzo milione di download: ora arriva in radio

Il podcast true crime di Andrea Cittadini prodotto dal Giornale di Brescia andrà in onda alle 19 del lunedì, durante il drive time di Radio Bresciasette
Delitti bresciani su Radio Bresciasette
Delitti bresciani su Radio Bresciasette
AA

Dal digitale alla radio, conquistandosi uno dei momenti d’ascolto più frequentati: il drive time delle 19, quando lavoratori e lavoratrici stanno tornando verso casa. «Delitti bresciani», il podcast true crime scritto da Andrea Cittadini e prodotto dal Giornale di Brescia, avrà da lunedì 7 aprile un suo spazio su Radio Bresciasette, dopo essere approdato anche su Teletutto con alcune puntate in versione video-podcast. Lo si potrà quindi ascoltare sulle frequenze radio in automobile o a casa, oppure attraverso l’app del Giornale di Brescia o direttamente sul sito della radio.

Le puntate

Alla sua terza stagione, il podcast conta finora 21 episodi divisi in tre stagioni. Tra le puntate più ascoltate ci sono quella su Guglielmo Gatti, che uccise gli zii, i coniugi Donegani, nel 2005; quella su Mirco Franzoni, che a Serle uccise un ladro con il suo fucile; e le due puntate dedicate al processo del caso Bozzoli.

Su Radiobresciasette il primo episodio in onda sarà quella dedicato all’omicidio di Romano Fagoni, ucciso dalla moglie Raffaella Ragnoli. Seguiranno il 14 aprile il delitto di Elena Lonati e il 28 aprile la strage Cottarelli. La stagione verrà chiusa a fine giugno – il 30 – con l’episodio «Clara, uccisa dall’uomo che ha sempre difeso». In totale, da aprile a giugno, in radio si ascolteranno undici puntate.

Il podcast in radio

«L’idea di trasmettere anche alla radio i podcast nasce dall’apprezzamento di un progetto di altissimo profilo e dalla capacità di Cittadini di raccontare la cronaca più nera con verità e equilibrio», svela la direttrice artistica di Radio Bresciasette Maddalena Damini. «Offriamo dunque al nostro pubblico, alle 19 del lunedì quindi in pieno drive time serale, l’opportunità di rivivere fatti di cronaca che hanno coinvolto e interessato l’intera comunità Cittadini, allo stesso tempo, darà informazioni aggiuntive sullo sviluppo dei casi, come ad esempio le motivazioni delle sentenze o le notizie recentissime che si integrano con il podcast che si trova sulle piattaforme. Sono storie, dalle più lontane alle più recenti, che certamente stimoleranno gli ascoltatori alla riflessione e al commento».

Il podcast «Delitti bresciani» arriva in radio
Il podcast «Delitti bresciani» arriva in radio

Questo, svela Damini, è anche un esperimento: potrebbe essere il primo passo per proporre agli ascoltatori altri format podcast «su temi di eguale interesse, storie bresciane di riscatto e resilienza, la salute ed il benessere, lo sport... Al nostro pubblico di solito piacciono gli esperimenti, anche quelli più audaci, quindi credo che anche questo verrà apprezzato. Come accadde, per esempio, con “Oltre le sbarre”, il programma da Canton Mombello. Perché le persone sentono il bisogno di allargare i propri orizzonti, amano gli approfondimenti, e noi amiamo proporli».

Circolarità dell’informazione

«Questo del podcast in radio è un naturale approdo», aggiunge la direttrice del Giornale di Brescia Nunzia Vallini. «Perché se è vero che il format nasce in digitale, è per sua natura uno straordinario prodotto radiofonico. Iniziamo così una sperimentazione, portando i podcast alla radio. E il primo passo è il pezzo forte, ovvero un prodotto true crime, genere tra i più ascoltati». E a proposito di ascolti, i numeri parlano chiaro: con oltre 500mila download, «Delitti bresciani» è il podcast di punta tra quelli prodotti dal Giornale di Brescia.

«Questa iniziativa ribadisce soprattutto la circolarità dell’informazione all’interno del gruppo Editoriale Bresciana, tra giornale, tv, digitale e radio. Ogni mezzo ha la sua specificità, ma tutto circuita: le trasmissioni radio sono approdate in tv, le conferenze gestite dal giornale in sala Libretti vengono trasmesse in diretta sul sito, gli approfondimenti entrano nel palinsesto di Teletutto, e così via. L’informazione, approfondita e qualificata, ha valore di per sé, e questo valore viene poi declinato sui vari mezzi. Perché i mezzi e le piattaforme cambiano, e noi cerchiamo di soddisfare le diete informative di tutti i fruitori».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.