Il sindaco di Quinzano contro la movida molesta: scatta l’ordinanza
Inciviltà nelle vie del centro di Quinzano e vicino alla chiesa: la Giunta Olivari combatte il degrado con un’ordinanza. Un fenomeno che si è intensificato soprattutto negli ultimi mesi e al quale l’Amministrazione ha deciso di dire basta. «Si è cercato di educare i ragazzi al rispetto di luoghi e persone – spiega il sindaco Lorenzo Olivari –. Sopralluoghi e raccomandazioni, richiami mezzo social, controlli da parte della delle forze dell’ordine, ma questi approcci non coercitivi si sono purtroppo rivelati inefficaci. Benché alcuni giovani si siano dimostrati collaborativi, i comportamenti di altri ragazzini, anche provenienti da fuori paese, ci hanno portato ad adottare soluzioni più repressive e punitive».
La misura
Il provvedimento, che porta la firma del primo cittadino, impone il divieto del consumo di alimenti e di bevande alcoliche e analcoliche di qualsiasi genere e in qualsiasi contenitore. Non solo: anche comportamenti lesivi della quiete pubblica e del pubblico decoro. Divieti, questi, che rimarranno in vigore in alcune zone del centro: viale Chiesa, via Donatori di Sangue, piazza XI Febbraio, via Volta, via Mameli, la scalinata di servizio parrocchiale e il parco giochi inclusivo di via Scalone.
«Per la prima settimana di entrata in vigore del divieto rimarranno esposti i cartelli informativi diffusamente installati in zona – continua il sindaco –. L’ordinanza rimarrà in vigore ovviamente anche dopo la loro rimozione». Chi non rispetterà l’ordinanza sarà punito con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a un massimo di 500 euro.
«Saremo intransigenti – precisa Olivari –. In caso di violazione accertata a carico di minori risponderanno direttamente i soggetti esercitanti la patria potestà o, eventualmente, il soggetto a cui è legalmente affidato il minore».
I controlli
La Polizia locale e le altre forze dell’ordine avranno il compito di vigilare per far osservare e rispettare l’ordinanza. «Vi invito quindi ad essere più educati e a prestare maggior attenzione – conclude il sindaco –. A mancare completamente, in questa generazione di giovanissimi, è l’educazione di base, quella che dovrebbe arrivare dai genitori e che invece, sempre più spesso, delegano in tal senso scuola e istituzioni, salvo poi inalberarsi quando queste organizzazioni prendono provvedimenti disciplinari. Quinzano è un paese ospitale che è tornato a essere fortemente attrattivo, con ragazzi che, in centinaia, arrivano anche dai paesi limitrofi, da Cremona per esempio, socializzando con quelli residenti a loro volta tornati a vivere il territorio. Qui siete tutti benvenuti ed è bello vedervi così numerosi tra strade, piazze e locali, ma senza rispetto non si va da nessuna parte, non solo nella vita mondana di oggi, bensì nel futuro che vi attende».
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