Decisa la data del Conclave: si inizia il 7 maggio

La prima votazione, e quindi la prima fumata, sarà nel pomeriggio di mercoledì
I cardinali si riuniranno nella cappella Sistina - Ansa © www.giornaledibrescia.it
I cardinali si riuniranno nella cappella Sistina - Ansa © www.giornaledibrescia.it
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La data del Conclave è stata stabilita: si terrà il 7 maggio. La decisione è stata presa questa mattina durante la quinta congregazione generale dei cardinali. Secondo il testo liturgico che definisce le regole e le modalità di cosa avviene dopo la morte di un Papa - l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis -, il Conclave inizia tra il 15esimo e il 20esimo giorno dal decesso, quindi tra il 5 e il 10 maggio prossimi. La prima votazione, e quindi la prima fumata, ci sarà il 7 maggio pomeriggio. La mattina i cardinali parteciperanno alla messa «Pro eligendo Pontefice», quindi nel pomeriggio l'ingresso in Sistina. Lo ha riferito in un briefing il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni. 

Avendo più di 80 anni sia il cardinale decano Giovanni Battista Re che il vice decano Leonardo Sandri, le operazioni in Conclave saranno presiedute dal cardinale Pietro Parolin, già segretario di Stato.

Il rito

Il Conclave, la cui etimologia è latina – da «cum clave» cioè (chiuso) a chiave – è il rito che da secoli accompagna la nascita dei nuovi Papi, dalle votazioni sotto lo sguardo degli affreschi di Michelangelo fino alla fumata bianca che precede il tradizionale «habemus papam». I cardinali elettori, dopo la messa nella basilica di San Pietro, si riuniranno nella cappella Sistina: l’«extra omnes» darà ufficialmente il via alle elezioni.

Chiusa la cappella Sisitina

La cappella Sistina è chiusa al pubblico a partire da oggi in vista del Conclave. Lo ha annunciato la direzione dei Musei Vaticani sul proprio sito. «Si comunica che la cappella Sistina - si legge - sarà chiusa al pubblico a decorrere da lunedì 28 aprile 2025 per le esigenze del Conclave. Sono parimenti sospese tutte le visite ai Giardini Vaticani e alla Necropoli della Via Triumphalis».

Il punto

I 135 «elettori» (134 considerando il forfait per motivi di salute del cardinale di Valencia Antonio Canizares Llovera) stanno convergendo a Roma. Molti si conosceranno direttamente nelle congregazioni, dove, in tema di strategie che porteranno all’elezione del nuovo Papa, conterà molto anche il peso di non-elettori, cioè i cardinali «over 80», che mantengono la loro capacità di influenza e di orientare consensi.

Una sorta di «grandi elettori», insomma, anche se poi nel chiuso della Sistina ognuno risponde a sé stesso e, secondo quello che è il metro cattolico, allo Spirito Santo. Tra questi «grandi vecchi» c’è sicuramente il 91enne decano Re, mentre non si sa tra gli italiani quanto potranno esercitare un ruolo di indirizzo ex presidenti Cei come Camillo Ruini e Angelo Bagnasco. Fra gli stranieri con capacità di spostare voti, e non presenti in Conclave, ci sono il cardinale di Boston Sean Patrick O’Malley, il più attivo promotore della lotta agli abusi sessuali, quello di Vienna Christoph Schoenborn, fine teologo ex allievo di Joseph Ratzinger e fiduciario di papa Bergoglio in ruoli-guida di vari Sinodi come quelli sulla famiglia, o l’ex prefetto dei vescovi, il canadese Marc Ouellet, influente anche in America Latina, da ex presidente della Pontificia Commissione competente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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