A Darfo indagini dal cielo per difendere il suolo dalle frane

Via alle opere di difesa del suolo e per prevenire nuovi dissesti idrogeologici a Darfo. Dopo un 2024 molto difficile, con numerose frane che hanno colpito la città, e partito il progetto «Città resiliente» che, con un finanziamento ministeriale e regionale da 6,2 milioni, prevede la messa in sicurezza degli argini del fiume Oglio nei punti più delicati e pericolosi.
La prima attività compiuta è stata un rilievo tipografico delle zone interessate, in particolare il Cappellino, Corna e la zona industriale. «L’obiettivo è rendere più sicuro il nostro territorio da esondazioni e frane - spiega il sindaco Dario Colossi -, "Città resiliente" è un progetto ambizioso, che al termine di questo percorso ci renderà un modello virtuoso di gestione del suolo».
L’intervento permetterà anche di monitorare i fenomeni e le zone con un sistema informatico a pannello di controllo e sensori, in grado di rilevare le piene del fiume Oglio e i movimenti franosi che si dovessero verificare, per agire o prevenire, e al tempo stesso allertare i cittadini in tempo, così da evitare conseguenze sulle persone, in modo che si possano mettere in sicurezza in caso di esondazioni.
Nei giorni scorsi sui cieli della città si è alzato un Vol, velivolo ad ala fissa, che effettua scansioni precise delle aree di interesse, e a seguire ci sarà un secondo volo di un particolare drone, utilizzato per facilitare la ricostruzione delle zone interessate dagli interventi e predisporre i progetti in breve tempo.
L’intervento vedrà poi la realizzazione di nuovi argini, difese spondali e opere per proteggere sia le abitazioni sia le imprese presenti lungo il fiume.
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