Darfo, il Comune compra l’hotel Mina: diventerà un ostello per giovani
L’Amministrazione di Darfo acquista l’hotel Mina di corso Italia per realizzarvi un «social point» e una struttura ricettiva leggera (un ostello) utile a venire incontro alle richieste di visitatori che cercano un’ospitalità informale a prezzi concorrenziali. Un’opzione sempre più gettonata da giovani, studenti e lavoratori, che sta piacendo in molte altre località. D’altronde è risaputo che a Darfo, ma più in generale in Valcamonica, il turismo è in crescita.
Esigenze
L’Amministrazione, nella sua scelta, è partita da alcune considerazioni: l’offerta turistica nell’ultimo biennio è salita e le presenze nelle strutture ricettive non sono più solo di tipo turistico, bensì più variegate e meno stagionalizzate. Darfo, pur essendo il vero (e unico) bacino di posti letto in Valle, non ha però un’offerta sufficiente, soprattutto in occasione di grandi eventi. Manca, quindi, un’ospitalità «leggera», richiesta in particolare per soggiorni scolastici e per il turismo itinerante.
Sul mercato, non lontano dalla stazione di bus e treni, c’è il Mina, ancora in buono stato e composto da cinque piani più un seminterrato, per un totale di 2.600 metri quadri per 42 camere e un appartamento. Tutto sommato, i prezzi d’acquisto sono abbordabili: 480mila euro più 50mila per atto e spese notarili, finanziati con un contributo regionale da 200mila euro e il resto da risorse interne. Giovedì in Consiglio il sindaco Dario Colossi ha deliberato, col voto della maggioranza, l’autorizzazione all’acquisto.
Polemiche
Del tutto contro le minoranze, che hanno contestato tempi, costi e opportunità progettuale, definendo l’operazione «un colosso senza un progetto vero». «Non accettiamo che i soldi dei cittadini siano spesi per un intervento così aleatorio – hanno detto Irene Abondio, Giacomo Franzoni, Paola Abondio, Claudia Polini, Francesca Benedetti –, chiediamo di rivedere la scelta e aprire un confronto coi cittadini e le parti interessate, perché le risorse siano destinate a interventi più strategici e prioritari per Darfo. Ribadiamo il nostro impegno per scelte responsabili e trasparenti, orientate al bene della collettività e non a iniziative che rischiano di rivelarsi insostenibili».
Il sindaco, nell’illustrare il progetto, ha parlato di sistemi di gestione automatizzata, ad esempio per il check in, che possono facilmente «essere gestiti da un’organizzazione poco impegnativa, focalizzata al mantenimento delle camere. Un’offerta che manca in città. Così favoriamo l’accessibilità della città a un target giovane, grazie a una struttura ricettiva di moderna concezione».
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