Danni da maltempo, ruspe in azione sui corsi d’acqua a Gussago
Le ruspe e i mezzi inviati dalla Regione sono entrati in azione per liberare dai detriti l’alveo dei torrenti del reticolo idrico principale di Gussago.
Dopo il grave episodio alluvionale che ha colpito la zona nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 giugno, causando ingenti danni, la Regione ha effettuato nelle ore scorse un sopralluogo e ha avviato immediatamente gli interventi necessari per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua Canale e Gandovere.
Il sindaco di Gussago, Giovanni Coccoli, ha dichiarato: «Abbiamo chiuso l’iter di richiesta di risarcimento danni e avanzato la richiesta di stato di calamità naturale. Nei giorni scorsi abbiamo accolto i tecnici della Regione per un sopralluogo riguardante i due corsi d’acqua principali, Canale e Gandovere. Essendo parte del reticolo idrico principale, la competenza è della Regione. Questo sopralluogo è stato cruciale per mostrare dal vivo ai tecnici la situazione attuale. I danni e le criticità sono evidenti e gli interventi necessari sono molto costosi, quindi la Regione li programmerà nel tempo. Alcuni interventi di somma urgenza sono già partiti e altri inizieranno nei prossimi giorni».
La pulizia è già in corso a sud, nella zona della Mandolossa, dove si stanno rimuovendo i detriti che hanno alzato l’alveo del torrente. Questo intervento sarà replicato in altre zone critiche. «Le sponde del torrente, erose alla base, saranno messe in sicurezza immediatamente. Sono programmati interventi strutturali in collaborazione con l’ufficio territoriale della Regione. Stiamo completando il progetto definitivo esecutivo per una vasca di laminazione nella zona Stacca».
Sono previste altre vasche, una al confine con Cellatica sul torrente Canale e un’altra sul Gandovere al confine con Rodengo. «Non è stato semplice ottenere il sopralluogo», continua il sindaco Coccoli «poiché ci sono stati molti eventi simili in questi mesi e la Regione è molto impegnata su questo fronte, ma siamo soddisfatti del loro intervento. Ora aspettiamo che la Regione riconosca lo stato di calamità e risarcisca in parte i danni subiti». Con la mobilitazione dei mezzi e delle risorse necessarie, la comunità di Gussago spera in un rapido ritorno alla normalità e nella prevenzione di future emergenze.
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