Dall’antipasto al dolce: il Natale a tavola in Franciacorta

I rinomati ristoranti della zona offrono ricette per rispondere a tutti i gusti. Ecco alcune proposte di piatti, accompagnati da vini del territorio
Il Bossolà
Il Bossolà
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Il Natale in Franciacorta a tavola non si può che trascorrere con piatti tipici delle festività abbinati alle immancabili bollicine.

Antipasti

Si parte allora con gli antipasti. Un’idea è quella di servire come entrée il cappone, squisito se preparato alla bresciana, accompagnato da carote caramellate e farcito con un ripieno ricco di aromi, aglio, cipolle, prezzemolo e rosmarino. Questo piatto principe della tradizione verrà ancora più apprezzato se accompagnato da un Franciacorta Rosé Brut.

Chi invece a Natale vuole restare nel solco della tradizione, ma desidera al contempo portare in tavola qualche nota di gusto fuori dal comune, per iniziare può preparare un cappuccino di zucca, servito con gamberi rossi, chip di cavolo nero e spuma di zenzero. Sapori che insieme al Franciacorta Satèn si armonizzano sapientemente.

Primi

Per quanto riguarda i primi piatti, le opzioni variano dal risotto ai cappelletti passando per la pappardella. Ognuno abbinato ad un vino, ovviamente. Il risotto mantecato con arancia, rosmarino, gamberi rossi e salsa Ponzu sarà possibilmente da accompagnare a un vino come il Franciacorta Extra Brut.

Milanese di storione con verza alla vaniglia e Marsala e ketchup - Foto © www.giornaledibrescia.it
Milanese di storione con verza alla vaniglia e Marsala e ketchup - Foto © www.giornaledibrescia.it

Per la Vigilia niente di meglio di cappelletti ripieni di storione. Qui il Franciacorta Dosaggio Zero 2016, ottimo con il pesce, sarebbe l’ideale. E poi c’è la pappardella ripiena alla zucca, Franciacorta e caviale, insaporita con noce moscata e scalogno, primo fenomenale da offrire agli ospiti alla cena della Vigilia o il giorno di Natale. Si può gustare sorseggiando il Franciacorta Satèn 2018, vino che esprime note impreziosite da sentori di fiori bianchi.

Secondi

Ed è il turno dei secondi: una novità potrebbe essere la guancia brasata al Curtefranca rosso. Ideale come piatto principale, viene preparata con carne succulenta, cotta insieme a una dadolata di verdure. Il vino ideale da abbinare è il Franciacorta Riserva Dosaggio Zero 2011, in un insieme che crea un equilibrio che avvolge i sensi.​​​​​​

E a proposito di novità, l’alternativa al tipico tacchino, la proposta natalizia è la faraona. Anche in versione ingentilita, cotta alla brace, con spinaci e crema tartufata. Per accompagnare questo piatto si può scegliere il vino intenso Franciacorta Riserva Brut 2008.

Dolci

E per concludere il dolce: rimanendo entro i confini bresciani, le alternative non possono che essere tre. Il prediletto è il «Bossolà», dolce natalizio per eccellenza di Brescia. Una ciambella soffice e vaporosa dall’aspetto gustoso, simbolo di buon auspicio e dalle origini molto antiche che richiede una lavorazione piuttosto lunga.

Il dolce. La torta di rose
Il dolce. La torta di rose

Altrettanto tradizionale è la torta di rose: originaria del lago di Garda, si è presto diffusa in tutto il territorio bresciano per la sua morbidezza e allo stesso tempo per la sua estrema facilità di preparazione. Farina, zucchero, burro, lievito di birra, latte, acqua e un pizzico di sale i soli ingredienti necessari secondo la ricetta tradizionale. Il passaggio fondamentale è la creazione della ricca farcitura, che deve risultare soffice come quella di una brioche.

Infine si può optare per il biscotto bresciano, anch’esso molto semplice da realizzare e tanto amato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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