Dalla Loggia un milione di euro all’anno per «curare» gli impianti sportivi
Un milione di euro all’anno per «curare» gli impianti sportivi e l’obiettivo di includere la società all’interno della holding Brescia Mobilità. Questa, in estrema sintesi, la strategia della Loggia per affrontare uno dei dossier più dibattuti e (politicamente) combattuti dell’ultimo anno di Amministrazione: quello appunto del caso San Filippo, la spa 100% Comune di Brescia che si occupa della gestione di oltre 84 strutture tra piscine, palestre e palazzetti pubblici.
Ad annunciare le due misure è stata direttamente la sindaca Laura Castelletti durante l’attesa audizione del presidente della società, Nicola Fiorin, nella Commissione congiunta Sport e Bilancio. Un incontro che arriva dopo mesi di polemiche e di denunce da parte dell’opposizione di centrodestra, che ha già presentato due esposti: il primo alla Corte dei conti, il secondo in Procura.
L’audizione
Il numero uno della San Filippo non si è sottratto alle domande e non ha negato che la sostenibilità ambientale, economica e sociale è un obiettivo da perseguire sul quale la società ha lavorato nel corso di quest’anno, avvalendosi di una consulenza (anch’essa finita sotto lo scanner per un iter amministrativo che la minoranza, dopo una serie di accessi agli atti, bolla come «opaco e poco trasparente»).
Ma a tratteggiare la linea politica che caratterizzerà i prossimi passi è stata la sindaca: «Abbiamo bisogno di un gruppo di maggiori dimensioni per raggiungere l’efficienza finanziaria e riuscire così a investire in modo importante. Le società piccole soffrono ed è ormai necessario evitare la duplicazione delle funzioni. Per questo – ha spiegato Castelletti – credo che l’aggregazione della San Filippo sia la strada migliore. Ho perciò dato un mandato al direttore generale Marco Baccaglioni di studiare piano che porterà a conferire la società nel gruppo Brescia Mobilità, coadiuvata anche dalle competenze di Brescia Infrastrutture».
L’idea è insomma creare una sorta di holding, un po’ come fatto per Metro Brescia. L’orizzonte temporale dell’operazione è un anno, durante il quale – con l’arrivo, la settimana prossima, del nuovo direttore generale della società dello sport – saranno messi appunto anche il piano industriale e quello tariffario in vista del 2025. «È chiaro – ha aggiunto Fiorin - che deve intervenire una valutazione di carattere politico sulle tariffe, una valutazione legata a quanta importanza ha lo sport per il Comune di Brescia. E questo ricadrà su costi e assegnazioni. Bisogna elaborare inoltre un piano strutturato per le opere e per le manutenzioni».
Il centrodestra
L’audizione è stata fortemente invocata dal centrodestra, che ha incalzato presidente e sindaca su più fronti: l’incarico senza bando né raffronto assegnato alla consulente, l’insufficienza di informazioni sul lavoro svolto finora, i continui trasferimenti di risorse economiche dal bilancio pubblico alla società per ripianare il bilancio: «Solo lo scorso anno sono stati trasferiti ben due milioni di euro per evitare alla San Filippo di chiudere in rosso» hanno ricordato i capigruppo Massimiliano Battagliola (Civica Rolfi) e Mattia Margaroli (Fratelli d’Italia).
Fabio Rolfi, che ha presieduto la seduta, ha tirato infine le somme politiche di questo primo incontro vis a vis: «La prospettiva di scenario presentata dalla sindaca non fa che confermare quanto abbiamo detto e diciamo da un anno, dandoci nei fatti ragione: si prende atto che San Filippo è una realtà che non sta in piedi, che non è in grado di sostenersi e che alcune funzioni, a partire dagli interventi strutturali, li può svolgere Brescia Infrastrutture. Con quanto annunciato, il commissariamento della società si decreta oggi».
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