Dal brolo di Sant’Anna quasi quattro tonnellate di verdure
Anche quest’anno il brolo di Sant’Anna ha dato i suoi frutti. Non solo dal punto di vista oggettivo, in chili di ortaggi e verdure, ma anche in termini di solidarietà, inclusione e buona cittadinanza.
I cinquanta volontari che si sono dati da fare nel corso dell’anno sono riusciti a far produrre al terreno di via Arimanno ben 3.800 chilogrammi di prodotti, pari al triplo del raccolto del primo anno, e sono riusciti a coinvolgere nella tenuta del primo orto solidale d’Italia, utenti del Servizio Cps del Civile, del Centro diurno di via Luzzago, della cooperativa San Giuseppe, del Calabrone e della cooperativa La mongolfiera. Non solo: persone seguite dai Servizi sociali della zona Ovest della città, gli studenti dell’istituto alberghiero Mantegna, gli alunni dell’Istituto comprensivo Ovest 3, della primaria Rodari e della materna San Giacomo.
Il raccolto
Frutta e verdura sono stati distribuiti - attraverso la Caritas - alle famiglie bisognose del quartiere Chiusure e delle zone limitrofe.
Il raccolto che ha dato più soddisfazione in termini di peso è stato sicuramente quello di meloni, zucche e zucchine (pari a 918,5 kg), seguito dagli ortaggi da foglia come insalata e radicchi (702,2 kg), patate (580,5 kg), pomodori (469,3 kg) e cipolle (324,5 kg).
Tra le peculiarità dei prodotti del brolo, sui quali gli ideatori dell’Auser Oltremella e del Punto Comunità hanno voluto puntare, ci sono la qualità delle verdure e dei frutti che sono perlopiù antichi o rari; buona è stata la produzione di Mais nero spinato di Esine, che ha fruttato 145 chilogrammi trasformati, poi, in 120 kg di farina integrale biologica.
Interessante anche il progetto di «Salvaguardia», che mira al recupero e al rilancio del cavolfiore dei Ronchi, sostenuto dalle Iar, Istituzioni agrarie raggruppate, da Brescia Mercati spa e dall’istituto Mantegna. Il progetto prevede di prendere contatti con i pochi «roncari» rimasti e di farsi dare la semente originale del piccolo cavolfiore giallo che molti considerano una vera eccellenza gastronomica.
Nel corso del 2024, poi, la collaborazione con gli apicoltori bresciani è riuscita a fruttare 45 chili di miele e melata ed è proseguito il rapporto con Slow Food. L’orto solidale è stato sostenuto da tutti i Cdq della zona Ovest, ma i promotori invitano a trasformare il sostegno in una collaborazione più stretta. Dal brolo tengono poi a ringraziare i partner che hanno dato il loro contributo economico tra i quali Fondazione Asm, Bcc di Brescia, Clinica Sant’Anna e molti altri.
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