Dai grand hotel e pensioni: sono 36 le strutture bresciane da premio

Simone Bottura
Il sistema provinciale di accoglienza ha prodotto un quarto delle presenze di tutta la Lombardia
La consegna dei premi a Milano - © www.giornaledibrescia.it
La consegna dei premi a Milano - © www.giornaledibrescia.it
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Sono luoghi carichi di charme e di storie. Ci sono grand hotel internazionali e pensioni economy improntate sulla semplicità.

Sono la colonna portante di quel sistema dell’accoglienza che nella nostra provincia ha prodotto, nel 2023, quasi 12 milioni di presenze, quasi un quarto (24,59%) di quelle registrate in Lombardia, piazzandosi al secondo posto dopo Milano. Parliamo delle strutture ricettive «storiche e di qualità», premiate ieri a Palazzo Lombardia, a Milano.

I premiati

Sono ben 36, sulle 109 totali, quelle del Bresciano (seguono Como con 16, Bergamo con 13 e poi le altre provincie). A fare la parte del leone, con 24 hotel premiati, è il lago di Garda, che con 8 milioni di presenze annue vale i due terzi dei pernottamenti bresciani. Gardone Riviera, con 5 hotel, è la località più rappresentata, seguita da Gargnano e Manerba con 4.

Il riconoscimento è una novità. L’ha istituito la Giunta regionale lombarda su proposta dell’assessora al Turismo Barbara Mazzali, per tributare, come si fa per i negozi, un riconoscimento alle strutture ricettive (alberghiere e non) gestite in forma imprenditoriale e caratterizzate da continuità nel tempo della gestione o dell’insegna per almeno cinquant’anni, senza interruzione e regolare dichiarazione dei flussi turistici negli ultimi tre anni.

«È un riconoscimento - ha detto l’assessora Mazzali - per quegli imprenditori che lavorano con passione e investimenti per far sentire i turisti a casa. Sono un connubio di storia, esperienza, passione e ospitalità che aspetta di essere raccontato e vissuto». Per ottenere il riconoscimento è richiesto almeno uno dei seguenti requisiti: sostenibilità ambientale; accessibilità (rispetto delle norme sulle barriere architettoniche); legame con il territorio (utilizzo di prodotti tipici); responsabilità gestionale (Ecolabel, Green Key, BIO Hotels, certificazioni ISO, ecc.). Tutti i 36 hotel bresciani sono soci di Federalberghi Brescia.

Soddisfatto il presidente Alessandro Fantini: «È un attestato di estremo valore per rendere merito ad albergatori che spesso rappresentano la terza o quarta generazione che porta avanti l'impresa di famiglia. Avere più di un albergo su quattro aderente a Federalberghi Brescia ci rende veramente orgogliosi». Giuseppe Caccamo, presidente di Asshotel Confesercenti della Lombardia Orientale: «È un bel modo di tributare il giusto merito a famiglie che con passione e dedizione da oltre mezzo secolo valorizzano il nostro territorio».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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