Da lunedì 1 luglio addio al mercato tutelato dell’energia elettrica

Jacopo Bianchi
Circa 75.000 bresciani sono perciò chiamati a scegliere il proprio operatore entro questa domenica
Energia, si chiude la maggior tutela
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Manca una manciata di giorni alla definitiva chiusura del servizio di maggior tutela per l’energia elettrica fissata per lunedì 1 luglio. Si tratta della fine di un’epoca durata 20 anni, quella del mercato tutelato dove le condizioni economiche e contrattuali erano definite dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente e non dalla concorrenza tra operatori.

Nonostante il lungo percorso di avvicinamento e le comunicazioni inserite nelle bollette dell’ultimo semestre, il 20% delle 635mila utenze domestiche bresciane non è ancora passato al mercato libero. Ma non tutti questi circa 130.000 bresciani dovranno farlo dato che il 40% di essi rientra nella categoria dei clienti vulnerabili e resterà automaticamente nel servizio di Maggior Tutela anche dopo il primo di luglio. Si tratta degli over 75, dei soggetti in condizioni economicamente svantaggiate, di quelli in gravi condizioni di salute e dei soggetti con disabilità.

Mercato tutelato: «C'è poca chiarezza»

Restano quindi circa 75.000 bresciani chiamati a scegliere il proprio operatore entro questa domenica. Chi non dovesse farlo passerà direttamente, senza alcuna interruzione, al servizio a tutele graduali. Si tratta di percorso che dà la possibilità agli utenti di scegliere con calma l’offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze assicurando al contempo la continuità della fornitura.

Questa fase transitoria, che potrà durare un massimo di 3 anni, è stata definita da Arera che ha svolto anche una serie di aste per scegliere l’operatore e nella zona di Brescia a vincere è stata Enel. Il che significa che dal primo luglio ogni utente non vulnerabile della nostra provincia che non aderisce ad una delle tante offerte sul mercato libero passerà automaticamente all’Enel. In ogni momento potrà comunque decidere di uscire dal percorso graduale e passare al mercato libero senza costi e senza alcuna interruzione del servizio.

Le parole di Arera

L'intervento di Stefano Saglia di Arera a Teletutto

«Non ci sarà ovviamente nessuna interruzione del servizio – spiega il componente del collegio di Arera Stefano Saglia in diretta la tg di Teletutto -. Il passaggio si è già concretizzato per quanto riguarda il gas e i prezzi sono ragionevoli, al momento quindi non c’è una preoccupazione in questo senso come c’è stata all’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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