Crimini informatici, protocollo d’intesa tra Confapi Brescia e Polizia di Stato

L'obiettivo è lavorare insieme per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici a tutela dei sistemi informativi e delle infrastrutture tecnologiche degli associati
Attacchi hacker: accordo polizia-Confapi
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Anche se i primi due mesi del 2024 certificano una tendenza agli hackeraggi in linea (anzi, in leggera diminuzione), il livello di allerta è altissimo. Ecco perché Polizia di Stato e Confapi Brescia hanno siglato un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici a tutela dei sistemi informativi e delle infrastrutture tecnologiche degli associati alla confederazione.

La Questura di Brescia era già stata teatro di due analoghi accordi, ma per la prima volta l’intesa coinvolge un’intera confederazione. «E vorremmo continuare in questo percorso facendo lo stesso con Confindustria», aggiunge il questore di Brescia Eugenio Spina.

  • La firma del protocollo in Questura
    La firma del protocollo in Questura - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
  • La firma del protocollo in Questura
    La firma del protocollo in Questura - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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    La firma del protocollo in Questura - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
  • La firma del protocollo in Questura
    La firma del protocollo in Questura - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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    La firma del protocollo in Questura - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
  • La firma del protocollo in Questura
    La firma del protocollo in Questura - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it

Sicurezza, controllo e tanta formazione: è questa l’ossatura del protocollo, che punta soprattutto sulla conoscenza dei sistemi informatici, ma anche dei rischi e dei pericoli connessi. «Vogliamo innalzare la capacità di resilienza delle imprese – spiega Tiziana Liguori, dirigente della Polizia Postale delle Comunicazioni Lombardia –; un obiettivo da realizzare sia attraverso un continuo scambio informativo, sia attraverso momenti di formazione volti ad aumentare la consapevolezza del rischio cibernetico».

Il piano di collaborazione si sviluppa dunque sulla condivisione e l’analisi di informazioni su vulnerabilità e minacce, sull’identificazione e successiva repressione dell’origine degli attacchi e sulla condivisione di una cultura della sicurezza. «Tuteliamo in questo modo la continuità dei processi industriali. Il processo di transizione digitale nelle imprese dev’essere accompagnato da un aumento della consapevolezza», conclude il presidente di Confapi Brescia Cordua.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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