Costruzione, confronto e promozione: così si fa l’Agenda urbana Brescia 2050

Paola Gregorio
La road map che costruirà la visione della città per i prossimi anni sarà redatti nell’arco di un anno passando da tre fasi
Una panoramica di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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È una road map che costruirà la visione della città da qui al 2050. È l’Agenda urbana Brescia 2050 di cui anche la Leonessa d’Italia si vuole dotare. Per arrivare a questo strumento che l’Europa dà alle città sulla scorta dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile adottata dall’Italia, la Giunta comunale ha compiuto passo importante in questa direzione, approvando il documento di indirizzo che definisce percorso e obiettivi per l’attuazione dell’Agenda.

Che cosa comprende l’Agenda

L’assessore Michela Tiboni, lo ha illustrato oggi in commissione Urbanistica, spiegando che si tratta di un documento di visione strategica in un arco temporale ultra ventennale per costruire scenari che vanno dalla valorizzazione e dalla sostenibilità del territorio all’inclusione, dall’università alla mobilità fino alle politiche abitative. L’agenda aiuterà Brescia anche ad essere una città sempre più europea e consentirà di accedere alle opportunità che l’Europa dà, come i bandi. Tre le fasi di preparazione del documento, che durerà un anno.

Chiuso il percorso di costruzione dell’Agenda, sarà sottoposta all’esame del Consiglio comunale. La prima fase sarà appunto preparatoria. Si darà vita al Laboratorio Brescia2050, strumento operativo per costruire l’agenda, di cui faranno parte Ufficio di piano, Urban Center, Tavolo di coordinamento dei settori comunali e Fondazione Campus edilizia Brescia, coordinato da un responsabile tecnico scientifico.

Poi toccherà al confronto con i soggetti che potranno contribuire alla visione futura di città, individuando gli asset territoriali, sociali, culturali ed economici e i fattori chiave di sviluppo sostenibile. La terza fase sarà dedicata alla promozione dell’agenda e al monitoraggio. «Coinvolgeremo anche la Giunta dei sindaci», ha precisato la Tiboni. Parallelamente la Loggia metterà mano, probabilmente in autunno, alla variante al Pgt. L’agenda una volta assunta, sarà la strategia che lo arricchirà, dando una sistematicità a documenti come i Piani del verde e Aria Clima, il Piano urbano della Mobilità sostenibile e il Paesc.

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