Cosa c’è in programma per la Pinacoteca, il Teatro romano e la Locomotiva in Castello
Il recupero della Pinacoteca sarà completato entro il 2026, con il restyling della parte del piano terra non ancora utilizzata. Lavori che valgono complessivamente tre milioni e mezzo di euro. Lo ha anticipato in commissione Lavori Pubblici l’assessore Valter Muchetti illustrando il Documento di fattibilità delle alternative progettuali, già sottoposto alla Soprintendenza.
Al piano terra sono già in funzione l’ingresso, tre sale polifunzionali e il tunnel temporaneo di collegamento per chiudere il percorso di visita. Con il nuovo cantiere si recupereranno il portico principale e quello che dà sul giardino, saranno realizzati le quattro sale adibite a mostre temporanee, due locali per la movimentazione delle opere d’arte, un nuovo blocco di bagni, e la caffetteria che si affaccerà anche sul giardino. Bisognerà recuperare anche l’accesso al secondo piano attraverso un ascensore.
Con il primo lotto - progettazione quest’anno, esecuzione nel 2025 - si restituirà il portico principale con un investimento di un milione di euro e poi si procederà con il secondo e il terzo, tra il 2025 e il 2026 per un importo indicativo di 2 milioni e mezzo di euro.
Capitolo Teatro romano
La Soprintendenza ha annunciato quattro anni di lavori, da qui al 2027, finanziati con un milione e mezzo di euro dal Ministero, di scavo, rilievo, restauro e conservazione che potrebbero stoppare fino al 2028 il progetto di valorizzazione affidato da Brescia Musei e Loggia all’archistar David Chipperfield.
Nel frattempo la Loggia ha inoltre presentato un proposta di progetto per lo studio, il restauro e la rifunzionalizzazione inclusiva del teatro per un finanziamento tramite i progetti emblematici maggiori di Fondazione Cariplo, che dovrà esprimersi entro fine luglio - nell’ambito della progettualità più ampia, «La Legacy di Capitale della Cultura» - funzionale anche all’intervento commissionato a Chipperfield.
Si tratterà, ha precisato Muchetti in commissione, «di lavori propedeutici alla rifunzionalizzazione del teatro». Ovvero, messa in sicurezza delle alzate, recupero della funzionalità di Palazzo Maggi Gambara, interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, per rendere il percorso di visita del teatro più accessibile anche per le persone con difficoltà motorie e un percorso nuovo fino al vicolo del Fontanone, passando sotto le alzate.
È chiaro, ha detto Muchetti che tutto questo si farà «in continua interlocuzione con la Soprintendenza». L’assessore ha ribadito quanto già dichiarato dalla sindaca Laura Castelletti - «ben vengano le risorse del Ministero per la Soprintendenza» - concordando sul fatto che «la conoscenza e lo studio preciso devono essere propedeutici ad eventuali sviluppi di rifunzionalizzazione, ai quali non sono comunque contrario». Se tutto procederà senza intoppi, il progetto di fattibilità tecnico economica dovrà essere presentato entro il 7 novembre. Da lì si procederà con la progettazione esecutiva, l’inizio dei lavori nella seconda metà del 2025, per concluderli nel 2027.
La pulizia e il restauro della Locomotiva in Castello ha annunciato poi Muchetti, partiranno a fine agosto.
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