Corte Franca, per l’area del Number One futuro da zona residenziale

Veronica Massussi
Lo prevede il Pgt del Comune che contempla anche la rigenerazione dell’ex Vela in chiave commerciale
L'area dell'ex Vela - © www.giornaledibrescia.it
L'area dell'ex Vela - © www.giornaledibrescia.it
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Il Monte Alto e lo stop alla viticoltura in quota per preservarne l’orografia e la naturalità, l’area industriale-artigianale dell’ex Vela e quella del Number One con nuovi progetti residenziali e commerciali sono tra i punti principali contenuti nella variante al Pgt del Comune di Corte Franca il cui principio si può sintetizzare con la frase «Il suolo come una risorsa economica, ma anche sociale e culturale per l’intera comunità che lo abita».

Tra le aree urbane da rigenerare, quelle più impattanti sul territorio sono l’ex Vela e la zona del Number One, la prima occupa una superficie di circa 170mila metri quadrati ed è abbandonata da un decennio; la seconda - è l’obiettivo della riconversione in zona residenziale - aumenterà la qualità della vita della comunità.

Sullo sviluppo sostenibile e la riduzione del consumo di suolo si sono espressi anche i gruppi di opposizione, «Uniti per Corte Franca» e «Diego Orlotti sindaco»: «L’effetto di nuovi ambiti sarà un possibile incremento di 965 abitanti a CorteFranca di cui 445 all’interno dell’area del Number One e 330 nell’ex Vela – sottolinea Dario Lazzaretti –: attenzione però, perché in questi due comparti manca uno studio della viabilità che invece è imprescindibile visto che entrambi si affacciano sulla spXI Iseo-Rovato, già molto trafficata. Inoltre sono da considerare i sottoservizi come le fognature e il verde pubblico che verrà ceduta al Comune con conseguenti costi di manutenzione».

«Manca un piano economico della variante perché non si conoscono i costi di realizzazione, né quelli futuri per pianificare opere ed interventi necessari per il Comune» sostiene invece il consigliere Giovanni Sorteni.

L’assessora all’Urbanistica Sara Franzoni replica con fermezza: «Per lo sviluppo di un turismo sostenibile è stato affrontato in maniera organica il tema della mobilità, andando ad individuare una rete ciclabile capillare in grado di interconnettere Corte Franca ai Comuni limitrofi e interconnettere fra loro le quattro frazioni». «Peccato - ribatte Elena Bonomelli - che non vengano mantenute in uno stato decoroso quelle di via Roma e via Provinciale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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