Due bresciani in Sardegna con 11 chilogrammi di cocaina: arrestati

I corrieri con due auto sono stati individuati al porto di Olbia. Entrambi erano partiti dalla Valtrompia
Cocaina - © www.giornaledibrescia.it
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Dovevano portare un’auto in Sardegna, parcheggiarla vicino ad un bar e andarsene. Il loro compito, secondo quanto hanno ammesso una volta che si sono trovati davanti gli uomini in divisa, sarebbe finito lì. Una delle vetture era stata modificata, secondo chi indaga, loro lo sapevano perfettamente ed erano anche a conoscenza del carico che vi era occultato all’interno. Nel doppiofondo c’erano oltre 11,4 chilogrammi di cocaina.

Sono stati bloccati a metà, scoperti al porto di Olbia dai cani antidroga della Guardia di Finanza. E per loro si sono aperte le porte del carcere di Sassari.

Sono con tutta probabilità due corrieri della cocaina i bresciani, P. B. di Sarezzo e Z. C., origini albanesi ma da anni residente a Gardone Valtrompia, bloccati dalle Fiamme Gialle mentre sbarcavano da un traghetto partito da Livorno.

I controlli

Allo sbarco le vetture vengono fatte sfilare davanti alle unità cinofile. In questo periodo, per contrastare lo spaccio sull’isola piena di turisti, le maglie del «pettine» delle forze di polizia sono ancora più strette.

Quando i cani hanno puntato la vettura guidata da B., una ford Focus, i finanzieri si sono concentrati su di lui. È bastato un controllo alle liste dei passeggeri per scoprire che sulla stessa nave viaggiava anche un’altra persona residente nella stessa zona e che aveva comprato il biglietto nella stessa agenzia e a pochi minuti di distanza.

Durante il controllo entrambi hanno spiegato di essere arrivati inSardegna per una vacanza ma di non avere ancora prenotato un alloggio. Ultimo dettaglio che ha convinto i militari che viaggiassero insieme è stato scoprire che avevano entrambi impostato la medesima destinazione, un bar, nel navigatore degli smartphone.

In caserma, mentre le loro auto venivano smontate pezzo per pezzo, hanno ammesso di essere stati ingaggiati per trasportare la Focus sull’isola e poi rientrare con l’altra vettura. E la perquisizione ha portato a scoprire i dieci panetti. Quello scoperto nel fine settimana non sarebbe il loro primo viaggio.

Per entrambi (B. è difeso dall’avvocato Nicola Fiorin, C. da Stefano Afrune) è scattato l’arresto che è stato convalidato dal tribunale di Tempio Pausania. Ora si trovano in carcere. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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