Corda Molle, 25 sindaci scrivono a Salvini: «Serve un’alternativa»

Da almeno sette mesi il Broletto attende una risposta sulla questione pedaggio, ora il territorio chiede un incontro al ministro
Corda molle, lettera al ministro Salvini
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Con l’avvicinarsi della fine dell’anno sale la preoccupazione dei sindaci e del territorio per l’introduzione del pedaggio sulla Corda Molle. Del resto era stato lo stesso ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in Parlamento a giugno ad assicurare solo per il 2024 l’assenza del gabello autostradale, non garantendo nulla per gli anni a venire.

La nuova lettera

E così, dopo la lettera inviata martedì scorso dalla Provincia di Brescia, nella quale si invitava il ministro ad un incontro urgente, ieri sono stati 25 sindaci, compresa Laura Castelletti, prima cittadina del capoluogo, a scrivere a Matteo Salvini: «Noi sindaci del territorio – si legge – siamo veramente preoccupati dell’evoluzione della questione legata ai pedaggi sulla Corda Molle e siamo certi che lei vorrà dare celere risposta e disponibilità per l’incontro, nuovamente richiesto dalla Provincia per affrontare finalmente la questione e trovare soluzioni alternative al pedaggio».

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Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Una «celere» risposta che si attende, in realtà, da almeno sette mesi, da quando cioè il Broletto – era il primo marzo scorso – aveva inviato una missiva al Ministero delle Infrastrutture chiedendo attenzione per «una situazione di vitale importanza per la nostra comunità e le criticità ad essa connesse».

Criticità

Criticità legate non solo agli aspetti economici dei pendolari, che si ritroveranno un altro pesante gabello sulla testa, ma anche a quelli viabilistici. Ne è consapevole la sindaca di Brescia, che dice di condividere «una battaglia non solo per le ripercussioni che ha sui conti delle famiglie. Mi rendo conto – spiega la Castelletti – che la scelta di un pedaggio avrebbe ripercussioni sulla città, visto che parte dei veicoli si riverserebbero sulle strade urbane e anche sulla tangenziale».

Le visite

Nel Bresciano, il ministro Salvini è venuto almeno in tre occasioni ufficiali negli ultimi mesi: a febbraio a Desenzano per la Tav, a maggio a Lumezzane per sostenere la candidatura del sindaco, in estate di nuovo sul Garda per inaugurare la sede di Salò della Guardia Costiera.

Nonostante la promessa di incontrare i sindaci e il presidente della Provincia, Emanuele Moraschini, per affrontare il nodo della Corda Molle, il ministro a Brescia non si è più visto. Le due lettere inviate questa settimana rappresentano l’ultimo disperato tentativo di concordare una soluzione alternativa al pedaggio sul raccordo autostradale tra Ospitaletto e Montichiari.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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