Conta dei danni e lavori: la Valcamonica riparte
Sole caldo e cielo azzurro per il dopo tempesta in Valcamonica. Lasciati alle spalle i due eventi estremi, di martedì e giovedì, che hanno messo sottosopra strade, torrenti, fiume, sentieri, versanti e terreni, la giornata di ieri è stata caratterizzata dal bel tempo.
Uno spazio che ha permesso di verificare la consistenza dei danni, di comprenderne la portata e di continuare con le opere di messa in sicurezza e pulitura. Il bollino rosso continua a essere cerchiato su Darfo, dove la via San Martino, tra Erbanno e Angone, è ancora chiusa e così sarà per qualche giorno.
Fronte caldo
L’esondazione del torrente Budrio, così come era successo due settimane fa esatte, ha avuto conseguenze anche peggiori, con decine e decine di case e negozi allagati e una viabilità messa a soqquadro. Operai e volontari hanno lavorato anche per l’intera giornata di ieri, soprattutto per regimare il torrente ed evitare che scarichi di nuovo acqua e materiali. L’obiettivo sarà poi realizzare delle opere definitive, perché quanto successo non venga più reiterato.
Nel frattempo, sono stati verificati anche gli altri danno sul territorio comunale di Darfo, martoriato più di altri. Già nella tarda mattinata è stata riaperta la viabilità in località Corne rosse a Bessimo, ristabilendo il collegamento con il centro commerciale Adamello, dopo il via libera del geologo.
Restano interrotte anche alcune altre strade in Valle, a partire dall’intercomunale Lozio-Ossimo: i materiali caduti sono stati rimossi nel territorio di Lozio, mentre su Ossimo servono ancora interventi sui muri di contenimento. Interrotta anche la via Cimitero, dall’intersezione con via Prudenzini fino a via Concarena, a Losine, compreso il parco giochi delle scuole, dove servirà probabilmente un intervento di messa in sicurezza più consistente.
Palazzo Broletto ha comunicato invece ieri pomeriggio la riapertura della provinciale 88 a Paspardo, stoppata già lunedì per l’allerta maltempo, nel punto dove sono in corso i lavori per il consolidamento del versante franato alcuni mesi fa. Sono poi in corso le operazioni di messa in sicurezza ad Angolo Terme e a Piancogno.
Corsi d’acqua
Sta lentissimamente scendendo il livello del fiume Oglio, in piena per l’intera giornata di giovedì. Gli affluenti continuano a portare quantità enormi di acqua, ma l’assenza di precipitazioni sta normalizzando la situazione.
Conforta il fatto che non sono attese nuove precipitazioni. «Ora il peggio è passato – commenta il direttore del settore Bonifica della Comunità montana Gianbattista Sangalli -, anche se sappiamo che le frane profonde si muovono con molte ore di ritardo. Sembra tutto sommato che i grandi dissesti abbiano retto, ma sulla Valle ci sono decine di piccole e medie nuove ferite. Il problema, questa volta, sono state due perturbazioni forti una dopo l’altra: la prima, più consistente, ha inzuppato il terreno senza fare danni, perché il terreno era asciutto. La seconda, con torrenti e versanti pieni, ha causato notevoli danni. Restano numerosi problemi sulla ciclabile».
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