Il Consiglio di Stato ha confermato il calendario venatorio lombardo
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato da diverse associazioni animaliste contro il calendario venatorio 2024/2025 di Regione Lombardia. La sentenza, emessa il 6 dicembre 2024, conferma quanto già stabilito dal Tar Lombardia lo scorso ottobre, che aveva dichiarato legittime le scelte regionali sulle date di chiusura e sulle giornate integrative previste per la caccia.
Con questa decisione, dunque, il calendario venatorio resta invariato, confermando le giornate integrative e le date di chiusura per le diverse specie cacciabili.
Rispetto delle normative
Secondo il vicepresidente della VIII Commissione agricoltura e consigliere regionale Carlo Bravo (Fdi), la decisione dimostra la validità delle ragioni della Regione Lombardia e il rispetto delle normative nazionali ed europee. Tuttavia, Bravo ha sottolineato la necessità di maggiori garanzie normative per evitare ricorsi che, a suo avviso, creano incertezza su decisioni già riconosciute legittime.
Le contestazioni
Le associazioni animaliste coinvolte nel ricorso, tra cui Lac, Wwf Italia, Lipu, Lndc Animal Protection e Lav, avevano contestato il provvedimento, ritenendolo non conforme agli standard di tutela della fauna selvatica.
La sentenza ribadisce il quadro giuridico attuale, ma il dibattito tra sostenitori e oppositori dell’attività venatoria rimane aperto, con richieste di revisione dell’impianto normativo sia a livello regionale che nazionale.
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