Concessioni idroelettriche, Mazzoncini: «Un errore aspettare il 2029»
La nomina del ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto a commissario Ue potrebbe facilitare il dialogo con Bruxelles sul tema del rinnovo delle concessioni idroelettriche.
A dirlo è l’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, che ribadisce la posizione della multiutility: «Ci sono 15 miliardi di investimenti da fare sugli impianti idroelettrici e riteniamo che sarebbe un errore attendere il 2029, ovvero la fine delle attuali concessioni. Ora non solo c’è una nuova Commissione, ma avremo anche un commissario auspicabilmente di rilevante peso, che conosce la tematica. Mi auguro che la Commissione possa essere operativa dal primo di novembre».
Mazzoncini ricorda che la strada individuata «era quella che il ministro Pichetto Fratin aveva portato nel decreto Energia, cioè la possibilità per le Regioni di optare tra le varie possibilità: oltre a quella delle gare, anche quella della riassegnazione agli attuali operatori, a fronte però di investimenti rilevanti e ovviamente con una ridefinizione dei canoni di concessione a favore delle Regioni. Questa strada, di fatto, non si è ancora percorsa e quindi è rimasta sospesa».
Nel nostro decreto concorrenza, però, «era stata inserita la concorrenza anche sulla concessione idroelettrica. Nello stesso periodo l’Europa aveva chiuso la procedura di infrazione verso Svezia, Francia, Italia e Austria sull’idroelettrico, fondamentalmente perché si è ritenuto che la concorrenza non sia necessariamente uno strumento applicabile in un settore stabile».
Secondo Mazzoncini «serve negoziare con l’Europa la modifica di questa clausola al Dl concorrenza».
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