La comunità fa rete e ricostruisce il Centro per disabili di Rudiano

Grazie al sostegno economico di tanti benefattori, il Centro diurno per disabili di Rudiano è rinato. Dopo il drammatico rogo che il 3 dicembre dello scorso anno distrusse lo stabile in via XXV Aprile, che era stato da poco restaurato, il cuore di molte associazioni e cittadini ha contribuito alla sua ricostruzione. E proprio ieri mattina, in centinaia sono accorsi al taglio del nastro della casa della cooperativa La Nuvola, centro che ospiterà 15 disabili e che riaprirà le porte entro la fine di maggio.
Oltre 65mila euro
«Proprio nella giornata mondiale dedicata ai diritti delle persone con disabilità - ricorda la presidente della cooperativa Rosangela Donzelli - il nostro Centro diurno è stato colpito da un incendio divampato nella cucina. Non ci siamo dati per vinti e abbiamo reagito. Lo abbiamo fatto ospitando i nostri ragazzi nei locali in via Carroccio, sempre a Rudiano, che sono stati la seconda sede legale della cooperativa, e poi, grazie all’aiuto di chi ci ha sostenuto, abbiamo iniziato i lavori della seconda ristrutturazione».
La cooperativa ha raccolto oltre 65mila euro, ma le donazioni continuano ad arrivare e così è stato creato un albo dei benefattori.
«Oggi non inauguriamo solo uno spazio rinnovato, ma celebriamo la forza di una comunità che non si piega, che si rialza insieme e che non lascia indietro nessuno. Come Amministrazione – assicura il sindaco Andrea Gallina – continueremo ad essere al fianco di questa struttura, che non è soltanto un edificio ma un luogo di vita, è il sorriso di chi trova una casa anche fuori casa. Sostenere il centro diurno per noi amministratori comunali è una missione».
La cerimonia
L’ospite d’onore alla cerimonia d’inaugurazione è stata la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli che, nell’encomiare l’impegno del territorio nel rifondare il centro, ha invitato una delegazione dei presenti a recarsi con lei a giugno all’Onu. «Abbiamo capito che da soli non si va da nessuna parte, ma insieme si riesce a ricostruire spazi e vite – sottolinea –. Siete riusciti ad alzare la testa grazie alla comunità che è forte perché ognuno di voi ha messo a un pezzettino di cuore a disposizione degli altri».
Presenti alla giornata, tra gli oltre duecento partecipanti, molte associazioni, fondazioni e cooperative tra cui il consorzio Solco. Ma anche autorità civili e militari: dodici sindaci o assessori ai servizi sociali dei Comuni di Chiari, Castrezzato, Castelcovati, Cazzago, San Martino, Rovato, Berlingo, Urago d’Oglio, Roccafranca, Pompiano Orzinuovi e Rudiano. Accanto a loro, don Endrio Bosio, don Maurizio Funazzi e don Gian Maria Fattorini.
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