Commissione Ue: Fitto vicepresidente a coesione e riforme

La presidente Ursula von der Leyen ha presentato la squadra: sono sei le vicepresidenze esecutive che dovranno essere formalizzata dal Parlamento
Raffele Fitto - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Raffele Fitto - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Raffaele Fitto sarà responsabile per la politica di coesione, lo sviluppo regionale e le città. Porterà la sua grande esperienza per modernizzare e rafforzare gli investimenti per la coesione e le politiche di crescita». Così la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenza stampa ha confermato la nomina e ha poi aggiunto: «L'Italia è un Paese molto importante e ciò si riflette anche nella scelta. Il Parlamento europeo ha 14 vicepresidenti, due sono di Ecr». 

Sono sei le vicepresidenze esecutive proposte da Ursula von der Leyen per la nuova Commissione. I sei ruoli apicali vanno a 4 donne e 2 uomini: la spagnola Teresa Ribera (Green Deal), la finlandese Henna Virkkunen, il francese Stéphane Séjourné (Industria), la estone Kaja Kallas, la romena Roxana Minzatu e l'italiano Raffale Fitto, che è vice presidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme.

«Il tuo compito – indica von der Leyen a Fitto – sarà quello di garantire che l'Ue continui a sostenere riforme e investimenti duraturi che contribuiscano direttamente a rafforzare la crescita europea. Abbiamo avviato questo lavoro con il NextGenerationEu, il nostro piano di ripresa progettato per rendere le economie degli Stati membri più verdi, digitali e più resilienti».

Chi è Raffale Fitto

Figlio d'arte (suo padre Salvatore fu presidente della Puglia negli anni '80), dna democristiano, lunga militanza berlusconiana, infine regista della svolta che ha condotto Giorgia Meloni nei Conservatori europei. Adesso il «giovane» Raffaele – cinquantacinque anni da Maglie (stessa città di Aldo Moro) – è uno dei sei vice del nuovo esecutivo europeo di Ursula von der Leyen.

Sposato e padre di tre figli, Fitto entra in politica giovanissimo: a 19 anni aderisce alla Dc e diventa consigliere regionale. Nel 1999 viene eletto per la prima volta a Bruxelles, ma resta in carica solo un anno perché nel 2000 si candida alla guida della Puglia, vincendo e diventando a 31 anni il più giovane governatore di una Regione nella storia della Repubblica. A 35 anni è eletto deputato e, nel quarto governo Berlusconi, alla soglia dei quarant'anni assume l'incarico di ministro per gli Affari Regionali.

Che Fitto abbia bruciato le tappe non c'è dubbio, ma nell'ascesa che lo ha portato ai vertici d'Europa non sono mancate le sconfitte: nel 2005 alla guida della Puglia, battuto da Nichi Vendola, poi nel 2020 da Michele Emiliano. E ancora, l'uscita traumatica da Forza Italia, la fondazione di un suo gruppo e una sua forza politica, fino alla rinascita, quando entra in Fratelli d'Italia e in pochi anni diventa punto di riferimento in Europa del partito di Giorgia Meloni.

Grazie alla fiducia della premier, gli viene affidato il ruolo più delicato dopo Mario Draghi: la gestione del Pnrr e del Sud. E per un tema così delicato il neo vicepresidente della Commissione è stato sotto i riflettori del confronto politico, che ha registrato non poche polemiche e che in alcuni casi hanno riguardato anche la Corte dei Conti, incaricata di fare un controllo dei diversi passaggi del Piano. Ideatore delle cosiddette «cabine di regia», Fitto ne ha presiedute diverse aprendo confronti con le parti sociali e, soprattutto, con gli enti territoriali.

Profondamente radicato nella sua regione, ha curato anche la delega sul Sud, che l'ha portato per qualche mese a seguire i nodi dell'ex Ilva di Taranto. Tra i progetti portati a termine c'è l'avvio, a partire dall'inizio di quest'anno della Zes unica, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno che ha ripensato gli interventi sul Meridione

Le reazione di Giorgia Meloni

In tantissimi si sono congratulati con Fitto, tra questi anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Congratulazioni a Raffaele Fitto per la nomina a Vice Presidente Esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito Ue», ha scritto su X, aggiungendo «L’Italia torna finalmente protagonista in Europa. In bocca al lupo Raffaele, siamo certi che svolgerai benissimo il tuo incarico nell’interesse dell’Europa e dell’Italia». 

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