Commercio al dettaglio, Brescia ha perso il 17% delle aziende in 10 anni
Impietosi ma al contempo eloquenti, capaci di restituire il quadro di un settore in profondo cambiamento. I dati relativi ai negozi bresciani lasciano poco spazio all’immaginazione e dicono che in 10 anni, secondo l’elaborazione effettuata dal Centro studi di Confesercenti della Lombardia Orientale su database Unioncamere, questi sono calati di quasi il 17%, addirittura di oltre il 25% in settori come la moda.
«La crisi pandemica, il caro bollette e la corsa dell’inflazione hanno rallentato la ripresa della spesa delle famiglie - sottolinea la presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale Barbara Quaresmini -, con lo spostamento dei consumi dai beni ai servizi e la crescita esponenziale del commercio digitale hanno messo a dura prova la sopravvivenza delle imprese urbane».
Forti cali si sono registrati per negozi di elettronica di consumo, edicole e rivendite di quotidiani e riviste, distributori di carburanti, minimarket, macellerie, panetterie e ferramenta.
I numeri
Nello specifico i numeri dicono che al terzo imprese del 2024 le imprese del commercio al dettaglio nel Bresciano (dati Unioncamere) erano 11.141, in calo del 5,08% rispetto all’analogo periodo del 2023 (11.737, -569). La flessione si fa ancora più pesante se si confronta il numero con il quarto trimestre del 2014: in dieci anni la diminuzione è del 16,86%.
«Valorizzare i centri storici, promuovendo il decoro urbano, l’ampliamento delle zone pedonali e migliorando accessibilità e sosta sono alcune delle azioni che possono essere messe in campo - aggiunge Quaresmini -. Oltre a ciò è necessario sostenere la partnership tra pubblico e privato, aprendo al contempo le piccole strutture di vicinato alla modernizzazione e puntando su uno sviluppo equilibrato delle grandi strutture di vendita al dettaglio».
Appare perciò evidente come i fattori che concorrono a comporre il quadro della flessione siano tanti e variegati, non ultimo il ricambio generazionale in atto all’interno delle aziende. «Sempre meno giovani si dedicano a queste attività - conferma il presidente di Confcommercio Brescia Carlo Massoletti -. Penso a chi ha aperto 40 anni fa e che ora si trova o senza figli o con gli stessi che hanno scelto strade diverse da quelle dei genitori. Oltre a ciò vendere è diventato difficile, perché sono meno le persone interessate a intraprendere questa professione».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.