I commercianti della stazione in Loggia: «Siamo esasperati»
Prima sono andati in Prefettura, poi si sono diretti a Palazzo Loggia. Loro sono i commercianti che ogni giorno alzano le saracinesche delle attività nella zona della Stazione ferroviaria che ora, dopo anni di denunce ed esposti, consegnano le chiavi dei negozi in cui hanno passato gran parte della loro vita alle istituzioni, un gesto emblematico «perché siamo esasperati dall’insicurezza e non ne possiamo più».
Pochi minuti dopo l’arrivo della delegazione, che è stata ricevuta dalla sindaca Laura Castelletti, a varcare la soglia della Loggia è stato un altro commerciante: Carlo Barbellini, che ha un’attività in via Porcellaga. «Sono appena stato aggredito per aver chiesto a un passante di allontanare il cane dalla vetrina. Alla mia richiesta, si è avvicinato e mi ha dato una testata», ha raccontato.
Ad ascoltarlo c’erano l’assessore al Commercio Andrea Poli e il capo ufficio di gabinetto Giandomenico Brambilla: «Qui non se ne può più, c’è un clima di grandissimo disagio, non si riesce ad andare avanti, io sto valutando di chiudere – ha spiegato Barbellini –. Non basta l’intervento della Polizia locale, siamo in una situazione da servizi sociali, dove sono i servizi sociali? La città è piena di tossicodipendenti, persone con grande disagio che vanno aiutate. In via Porcellaga girano con le spranghe e le mazze, ci sono i ragazzini che entrano nel negozio perché scappano dalle risse. Ho denunciato più volte la situazione: non è cambiato nulla».
Il colloquio è poi proseguito in privato con l’assessore Poli.
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