Come funziona la Champions League del bridge in Valcamonica
La Valcamonica, da qualche anno, è la patria di una delle più prestigiose squadre di bridge al mondo: l’Asd Bridge Breno, capitanata da Romain Zaleski e composta da alcuni dei migliori giocatori a livello internazionale.
Evento unico
Per suggellare il primato, dal 14 al 16 novembre al centro congressi di Boario si terrà la 22esima Coppa campioni d’Europa di bridge. La Valle ha sbaragliato la concorrenza di Losanna, in Svizzera, e di Riga, in Lettonia (lo scorso anno la Champions si è svolta a Dubrovnik, in Croazia); solo altre due volte è stata in Italia, a Roma e Milano. Per questo, per un’area così decentrata, si tratta di un evento unico.
Per la categoria Open ci saranno 12 squadre: due italiane, l’Asd Bridge Breno e la siciliana Addaura, e una da Francia, Polonia, Norvegia, Inghilterra, Danimarca, Belgio, Svizzera, Olanda, Svezia e Serbia. Mentre per la seconda Champions femminile i team saranno dieci, due da Italia e Francia e uno da Norvegia, Turchia, Polonia, Inghilterra, Ungheria e Danimarca.
Il Bridge Breno ha più di una possibilità di eccellere, dopo aver vinto, nel 2023, il Campionato italiano società sportive a squadre e nel 2022 il Campionato italiano Open a coppie, quello Assoluti a squadre miste e l’Europeo a coppie femminile.
Al lavoro da mesi
Per la Valcamonica è un’occasione unica per presentarsi su una scena europea inusuale e per mostrare le proprie potenzialità. Una sfida che ha chiamato in causa l’intero territorio: al lavoro, da mesi, c’è un comitato organizzatore guidato da Marco Farisoglio, Silvano Feller e Giovanni Canu, in collaborazione con Comune di Darfo, fondazione Tassara e altri partner.
L’avvio dell’evento sarà alle 10 con la riunione dei capitani e le prime gare; si giocherà sia giovedì sia venerdì, mentre sabato sarà dedicato alle semifinali e finali, con le premiazione alle 20.30. «È un onore e una grande opportunità ospitare questo evento - afferma Zaleski -: nel 2023 il Breno ha vinto il campionato italiano e per questo ha acquisito diritto di partecipare alla Champions. Ci siamo chiesti perché non organizzarlo in Valcamonica? Abbiamo ricevuto l’appoggio della Federazione italiana e convinto insieme l’Europa a darci questa chance. È una piccola follia, ma ne vale la pena. Ora vogliamo vincere».
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