Cos’è e come funziona il Daspo urbano
Venerdì sera il Consiglio comunale di Brescia ha approvato la delibera che introduce il Daspo urbano in città, un provvedimento che permette di sanzionare e allontanare per 48 ore da alcuni luoghi pubblici chi attua comportamenti contrari a quanto stabilisce il Regolamento di polizia urbana, come il disturbo della quiete pubblica, l’accattonaggio, il commercio abusivo e l’ubriachezza molesta.
Si tratta di una misura amministrativa introdotta dal cosiddetto decreto Minniti nel 2017 e poi modificata con i decreti sicurezza del 2018 e del 2020.
Il Daspo urbano si chiama così perché richiama la misura originaria del Daspo, acronimo che sta per Divieto di accedere alle manifestazioni sportive, una misura adottata in Italia nel 1989 per contrastare la violenza negli stadi.
Quali aree riguarda
Più nello specifico il Daspo urbano punisce le condotte che si verificano nell'ambito di stazioni di trasporto pubblico, autostazioni, stazioni ferroviarie, infrastrutture marittime e aeroporti, in violazione dei divieti di stazionamento o di occupazione degli spazi, ma anche aree verdi, spazi culturali, istituti scolastici e universitari. L’elenco degli spazi sui quali può essere applicato il Daspo è poi stato integrato dai decreti sicurezza, che hanno incluso anche i presidi sanitari, le fiere e i mercati.
A Brescia il perimetro di applicazione del Daspo riguarda l’area della stazione ferroviaria, le stazioni della metro, tutti i parchi pubblici, le zone di via Milano e del Carmine (largo Formentone, Rua Sovera, via San Faustino e contrada del Carmine). Il provvedimento sarà in vigore anche nel raggio di cento metri dagli ingressi di presidi ospedalieri e scuole, ma solo fino alle medie: escluse le superiori.
La maggioranza ha comunque promesso di valutare una revisione di questo perimetro una volta completata la riqualificazione dell’area di via Milano (con il progetto di Oltre la Strada) e del Carmine.
Come funziona
Nella pratica, il Daspo urbano comporta l’allontanamento da un certo luogo della persona responsabile di una condotta molesta. L’allontanamento viene eseguito dalla polizia e dura per 48 ore. Il destinatario del Daspo deve anche pagare una sanzione amministrativa pecuniaria tra 100 e 300 euro. In caso di violazione dell’ordine di allontanamento, la sanzione raddoppia.
Se il fatto viene reiterato, il Daspo può essere esteso fino a un massimo di 12 mesi (che diventano due anni se il soggetto risulta precedentemente condannato per reati contro la persona o il patrimonio). Chi non osserva il divieto imposto dal questore può inoltre subire l'arresto fino a un anno (due anni per chi ha già condanne precedenti per reati contro la persona o il patrimonio).
La strategia di Brescia è stata quella di accompagnare alla delibera un compendio sociale, che ha di fatto messo a sistema interventi e azioni che già il Comune di Brescia mette in pratica per aiutare chi si trova in condizioni di fragilità.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.