Com’è andato lo sciopero del trasporto locale a Brescia
Tutti a terra. In uno scenario davvero inedito: quasi nessun autobus a calcare l’asfalto delle strade di Brescia e provincia e i binari freddi con convogli del metrò fermi nei depositi per buona parte della giornata. Persino alcuni battelli di navigazione su Garda e Sebino avevano i motori spenti. A scioperare sono stati tra gli otto e i nove conducenti su dieci. E l’effetto è stato immediato: Brescia è stata completamente intasata dal traffico.
L’eco del maxi sciopero nazionale dei trasporti di 24 ore è arrivata dirompente anche nel Bresciano, dove le vertenze e le tensioni locali sono arrivate a fondersi alle rimostranze che i lavoratori del comparto rivendicano in tutto il Paese. E i numeri - seppur parziali - confermano ancora una volta il precario stato di salute del microcosmo del trasporto pubblico locale in provincia.
L’adesione
In Brescia Trasporti i dati ufficiali parlano di una percentuale di adesione alla protesta superiore al 73%, ma per i sindacati ad aver incrociato le braccia nella giornata è il 90%. Differenze formali e che non cambiano l’entità del successo dello sciopero. Tra i lavoratori del gruppo Arriva, invece, l’adesione si aggira intorno all’80% «ma in alcuni depositi della provincia si è arrivati a punte del 100%», assicurano i sindacati che poi riferiscono di un’incongruenza tra le corse disponibili nelle fasce orarie di garanzia e quelle effettivamente in servizio.
«Arriva non ha aggiornato gli utenti tenendo conto anche delle corse dei terzisti durante le fasce di garanzia ridotte al 30%, così i bresciani hanno organizzato la propria giornata secondo informazioni parziali», denuncia Nicola Caletti dei Cobas.
Metropolitana
Diverso il discorso per la metropolitana, per la quale il servizio è stato effettivamente garantito dalle 6 alle 9 e dalle 11.30 alle 14.30. Sui percorsi di tutti gli altri mezzi si è palesato il deserto dei Tartari, anche nelle fasce di garanzia (stavolta non garantite). Dopo che un bimestre di settembre e ottobre caratterizzato da un’onda dalle mobilitazioni provinciali e dall’inasprimento dei rapporti tra le rappresentanze sindacali e i vertici della società dei trasporti Arriva, è arrivata una nuova massiccia risposta dei lavoratori bresciani. Secondo le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal, Ugl Fna, Cub trasporti, Sgb, Cobas lavoro privato e Adl Cobas all’origine della mobilitazione c’è il fallimento delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale.
Traffico sulle strade
In tantissimi hanno usato l’auto per spostarsi, raggiungere le scuole o il luogo di lavoro, con inevitabili conseguenze sul traffico urbano ed extraurbano. Dalle 7 del mattino e fino al tardo pomeriggio lunghe code si sono registrate sulla tangenziale Sud e la tangenziale Ovest, ma anche lungo tutte le principali arterie che portano in città e nello stesso centro urbano.
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