Collegio Lucchini, alta formazione e borse di studio per il futuro
«Uno studente su due non ha i genitori laureati. Il 67% delle studentesse pure. Siamo l’unico ascensore sociale del Paese»: Giovanna Iannantuoni, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (è la prima donna a ricoprire la carica), ospite dell’inaugurazione dell’anno accademico del Collegio universitario di merito Luigi Lucchini insiste sull’importanza di investire negli ateni – l’Italia nell’Ocse è fanalino di coda per le risorse messe per l’università – «i luoghi dove si costruisce il futuro».
«Non vedo la fuga dei cervelli come un problema – afferma –. Anzi i nostri ragazzi hanno il diritto di cogliere opportunità all’estero. Il problema è l’attrattività del nostro Paese. Nei prossimi dieci anni l’Europa e l’Italia devono investire in competenza e innovazione. Sono i due fari per il futuro. Queste due cose avvengono nelle università». E si sofferma sul gap pagato ancora oggi dalle donne in termini di opportunità di lavoro e di carriera. «Nel nostro Paese una donna su due non lavora e al sud due su tre – ricorda –. La popolazione attiva totale nel 2040 sarà di tre milioni di unità in meno. E senza forza lavoro attiva non terremo assieme il sistema previdenziale e sanitario. Dobbiamo fare lavorare le donne».
I numeri
Il Collegio Lucchini ospita 57 tra studenti, dottorandi ed Erasmus da 11 Paesi, e investe in agevolazioni e borse di studio, alta formazione e internazionalizzazione. «Quest’anno non possiamo non parlare del delicato momento internazionale che stiamo vivendo, caratterizzato dalla guerra, dalle aggressioni tra Stati – sottolinea il presidente della Fondazione Collegio universitario di Brescia, Mario Gorlani –. Emerge perciò ancora più nitido il compito dell’università, alimentare il confronto e il dialogo. Oggi il mondo del lavoro chiede anche trasversalità, soft skill. I collegi di merito sono luoghi in cui si possono apprendere queste abilità. Il nostro si riconosce in questa missione, con l’ambizione di ampliarsi».
La direttrice Carla Bisleri, che è anche presidente della Conferenza dei Collegi universitari di merito aggiunge: «Oggi i nostri studenti rappresentano 11 Paesi. C’è equilibrio di genere e il 23% è di provenienza straniera». Le università, dice il rettore dell’Università degli studi di Brescia, Francesco Castelli, «sono uno dei fiori più belli delle comunità». Pietro Bontempi, rappresentante degli studenti del Collegio rimarca: «Noi giovani siamo il futuro ma anche il presente del nostro Paese».
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