Codice rosso: la proiezione a Brescia è di 2mila fascicoli nel 2024

Cinquecento nuovi casi nel trimestre luglio-settembre: numeri in linea con i primi sei mesi dell’anno
Una manifestazione contro la violenza sulle donne in piazza Loggia (2019) - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Una manifestazione contro la violenza sulle donne in piazza Loggia (2019) - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Cinquecento nuovi casi nel trimestre luglio-settembre. Gli stessi numeri anche nei primi sei mesi dell’anno. E una prospettiva che, a meno di improbabili cambi di tendenza da qui alla fine dell’anno, dovrebbe portare vicino ai 2mila i fascicoli per codice rosso aperti dalla Procura della Repubblica di Brescia nel solo 2024.

E questi, circa il 10%, prevedono che il soggetto destinatario di una misura cautelare sia controllato anche da un braccialetto elettronico. Il codice rosso, entrato in vigore nel 2019, prevede un percorso specifico, e più veloce, per i casi di violenza di genere e quindi stalking, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e revenge porn. Il sostituto procuratore che riceve la comunicazione dalle forze di polizia ha tre giorni di tempo per sentire la vittima, o chi ha presentato la denuncia, e valutare la necessità di una eventuale misura di tutela della vittima.

Dal 2023 i Procuratori hanno anche il dovere di vigilare sui sostituti perché rispettino il termine dei tre giorni. Con il codice rosso sono stati inseriti anche nuovi reati: quello di deformazione permanente dell’aspetto, dopo i casi di aggressioni con l’acido, e quello di costrizione o induzione al matrimonio e inasprito le pene per i reati già previsti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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