Coccaglio, spacciatore picchiato chiama i carabinieri per salvarsi

In manette è finito un grossista di Rovato, che avrebbe dovuto vendergli 2 chilogrammi di hashish. La lite nata per il prezzo della merce
Sul posto i carabinieri di Chiari - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Sul posto i carabinieri di Chiari - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Finire in carcere dopo essere stati beccati con sei chilogrammi di hashish non è una cosa strana. Lo è, invece, se a chiamare i carabinieri è l’acquirente-spacciatore che, invece di comprare la droga che avrebbe poi rivenduto nelle piazze e nelle strade della Bassa e della Franciacorta, ha tentato di rubarla con la forza. Ma in quel momento il rischio di finire davanti a un giudice evidentemente gli ha fatto meno paura dell’altro scenario: essere massacrato dai due tizi che aveva cercato di derubare.

Affare in fumo

Ed è così che l’affare, andato letteralmente in fumo, è terminato con l’arresto di uno dei due grossisti, un 23enne di Rovato, e la denuncia del socio, un coetaneo di Coccaglio già noto alle forze dell’ordine, che è stato rintracciato dai militari soltanto in un secondo momento.
Ma i carabinieri hanno ovviamente denunciato anche il ragazzo che li aveva chiamati, un 21enne marocchino di casa a Comezzano Cizzago, che per la sua azione temeraria è finito in ospedale, dopo essere stato pestato dai due spacciatori.

L’episodio

Si erano dati appuntamento a tarda serata, tra domenica e lunedì, in un parcheggio vicino a un noto hotel di Coccaglio. È lì che i tre giovani avrebbero dovuto chiudere l’affare. E se al magrebino il prezzo dei due chilogrammi di hashish che doveva comprare sembrava troppo caro – questo, a quanto risulta dalle prime ricostruzioni, il motivo della discussione all’origine della violenta lite –, il gesto di prendere la droga, cercando di darsela a gambe, lo ha pagato direttamente sulla propria pelle visto che i due hanno iniziato ad aggredirlo colpendolo con calci e pugni.

Quando la situazione è degenerata e si è sentito con le spalle al muro, convinto di rischiare grosso, al 21enne non è restato che digitare il 112 sul telefono per chiedere aiuto alle ultime persone che quella sera avrebbe voluto incontrare. L’affare, infatti, si è concluso definitivamente poco dopo, nel cuore della notte, con l’arrivo dei carabinieri della Radiomobile della Compagnia di Chiari. Quando sono arrivati sul posto uno dei tre, il giovane residente a Coccaglio, si era già dato alla fuga.

La perquisizione a Rovato

I due ragazzi rimasti sul luogo dell’aggressione hanno tentato di nascondere la droga, ma i militari hanno capito che c’era qualcosa che non tornava nel loro racconto. E nel giro di pochi minuti sono riusciti a recuperare i venti etti di fumo. Ma il grosso della droga lo hanno trovato a Rovato, nella casa del 23enne finito in manette: qui c’erano altri quattro chilogrammi di hashish e 6mila euro in contanti. I militari hanno arrestato lo spacciatore, che ora si trova in carcere in attesa della convalida del gip. Il 21enne, dopo essere finito in ospedale, è stato invece denunciato per aver cercato di acquistare una grossa quantità di droga.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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