Clusane, 5 milioni di coregoni per il ripopolamento del lago
L’incubatoio del pesce di Clusane sta ospitando da qualche settimana le cinque milioni di uova di coregone che costituiscono l’intervento di ripopolamento del lago più importante dell’anno.
La campagna dedicata al coregone, però, non è l’unica prevista da Regione Lombardia e dal suo assessorato Agricoltura, caccia e pesca.
La prossima primavera, infatti, i pescatori professionisti sebini, coordinati dagli agenti della Polizia provinciale, lavoreranno anche per recuperare uova di luccio e di tinca: le prime tra marzo e aprile, le seconde tra maggio e giugno. La previsione per il luccio è di 50.000 esemplari, quella della tinca di 150.000. Il compito di ripopolamento sarà completato con l’immissione di 50.000 trote marmorate, le cui femmine gravide saranno reperite in allevamento. In totale, dopo i cinque milioni di coregoni da liberare in marzo, le acque del lago saranno arricchite con altri 250.000 pesciolini. Il percorso di lavoro dell’incubatoio comunque non è privo di insidie.
Le insidie
«Il rischio più grosso - spiega l’esperto dell’Unione dei pescatori bresciani Germano Bana, che fino all’anno scorso gestiva le operazioni dell’incubatoio - è la presenza dei predatori, sia dall’acqua che dal cielo, in particolare i pesci siluro e i cormorani». Per contrastare la presenza dei siluri è in corso da due anni una campagna di pesca selettiva, che dura tutto l’anno ma si intensifica nel momento in cui il predatore si riproduce e le sue femmine raggiungono le rive per depositare le uova.
Quest’anno l’ente Riserva delle Torbiere, che coordina il progetto, ha comunicato la cattura di 135 esemplari per un peso complessivo di 14 quintali e mezzo, che si aggiungono ai 15 quintali dell’anno scorso per un totale di quasi tre tonnellate.
Il capitolo cormorani invece ha connotati diversi perché la loro presenza non può essere contrastata e, sempre per il rappresentante dell’Unione dei pescatori bresciani, «si aggira sui 400 esemplari tra Riserva delle Torbiere e lago (dati del censimento internazionale Iwc). Se si considera che un cormorano mangia tra 400 e 500 grammi di pesce al giorno, non è inverosimile pensare che la loro colonia sebina, a cui si aggiungono gli svassi, preleva dal lago circa due quintali di pesce al giorno».
I risultati delle immissioni di pesce comunque si vedono. «La pesca del coregone sta dando buoni risultati - spiega il pescatore pilzonese Marzio Danesi - e se ne pescano di tutte le taglie, segno che la colonia è ben strutturata. A fronte di una grande presenza di persici invece ci sono segnali preoccupanti per l’agone (sardina di lago), che quest’inverno nelle reti è stato praticamente assente e di cui anche la scorsa estate si notava l’assenza di esemplari di taglia piccola».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.