Cloro nell’acqua, a Montecampione scatta l’emergenza

Giuliana Mossoni
Alcuni giorni fa il sindaco di Artogne ha emesso un’ordinanza di bollitura per almeno venti minuti
Scattato l'ordine di bollitura dell'acqua - © www.giornaledibrescia.it
Scattato l'ordine di bollitura dell'acqua - © www.giornaledibrescia.it
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Nel periodo dell’anno in cui, a Montecampione, c’è maggiore afflusso turistico, oltre alle difficoltà nell’apertura degli impianti, c’è pure un altro «enorme» problema. Alcuni giorni fa il sindaco di Artogne ha emesso un’ordinanza di bollitura per almeno venti minuti dell’acqua ad uso alimentare, a causa della presenza di cloro nell’acquedotto, per gli utenti delle località Montecampione e Pateghe.

La segnalazione è dell’Ats della Montagna, per «la non conformità» del campione di verifica prelevato il 27 novembre, che non risponde ai requisiti di qualità previsti per il consumo umano. Nell’attesa che vengano effettuati gli opportuni interventi per sistemare il disservizio, residenti e turisti di Montecampione, oltre che le attività commerciali e ricettive, si trovano ad affrontare una situazione di grande disagio.

Tante le polemiche, con anche la proposta di organizzare una class action. A intervenire, poco prima di Natale, è stato il presidente del Consorzio Montecampione Paolo Birnbaum, che ha inviato una lettera alla Società idrica Vallecamonica, incaricata del servizio, per sottolineare una situazione «insostenibile, intollerabile».

A Montecampione ci sono oltre 2mila proprietà immobiliari e, nei periodi di festività prolungati, sono presenti oltre 5mila persone. Sino a qualche anno fa, la gestione del servizio idrico era in capo al Consorzio stesso, depurazione inclusa, «funzionando quasi senza intoppi per quasi mezzo secolo, peraltro a costi di meno di un quinto rispetto a oggi, con solo tre ordinanze di bollitura. Ora ne accusiamo due in meno di un anno» scrive Birnbaum.

Per questo il Consorzio ora chiede un confronto con il gestore e il Comune di Artogne per stilare un percorso condiviso sulla messa in sicurezza del servizio complessivo. «La nostra comunità merita rispetto e la giusta considerazione - dice Birnbaum -. È chiaro che le responsabilità siano enormi e che l’efficacia di una filiera rodata e ben congeniata eviti questi episodi».

Da ieri, intanto, ha aperto la seggiovia Gardena a 1200 metri, che si affianca al tappeto del Bassinale Fun park al Plan.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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