Città antifascista e di tutti, venerdì la manifestazione
«Brescia democratica e antifascista, di piazza Rovetta, del 28 Maggio, libera, aperta, solidale e antirazzista. Brescia di tutte e tutti». Recita così il volantino firmato da decine e decine di realtà (associazioni, sindacati, partiti...) che annuncia una manifestazione con ritrovo fissato per venerdì alle 17.30 in Largo Formentone. Una manifestazione organizzata a distanza di pochi giorni dal corteo neofascista che la scorsa settimana ha visto sfilare, di sera, per le vie della città 500 persone della galassia di estrema destra «Brescia identitaria» che, partite da Brescia Due, sono giunte in stazione al grido di «Difendi la tua città».
Un episodio che ha suscitato dure reazioni. Come quella della sindaca Laura Castelletti: «È grave, in una città medaglia d’argento alla Resistenza, che ancora ha impressa la ferita della strage neofascista di piazza Loggia, che questi estremisti decidano di organizzare una manifestazione contro una società multirazziale, urlando slogan terribili e usando impropriamente, senza aver chiesto alcuna autorizzazione che mai sarebbe stata data, lo stemma del Comune, cosa per la quale ho già chiesto l’intervento della civica avvocatura. Brescia ha dimostrato di avere poco da spartire con queste persone. Lavoriamo da anni per una comunità inclusiva, che sappia accogliere e condividere nel rispetto delle regole».
Sulla questione ieri è intervenuta anche Più Europa Brescia, annunciando di aderire alla manifestazione di venerdì che, come recita il volantino, prevede «la deposizione di una corona ai caduti di piazza Rovetta e alle vittime della strage fascista di piazza Loggia».
Alla marcia di settimana scorsa «Più Europa Brescia – scrive la tesoriera Corrada Giarrizzo - risponde aderendo alle considerazioni fatte dalle altre forze politiche locali, ma anche ricordando che i "fatti" sono quelli che spazzeranno via costoro. A tal proposito la prossima primavera ci potrà aspettare una stagione referendaria molto importante: tra i quesiti al voto oltre che sull’autonomia differenziata ci potrebbe essere il Referendum Cittadinanza, che ha chiuso con 680mila firme sottoscritte e raggiunte in pochissimo tempo con raccolta principalmente on line di Più Europa. Firme appena dichiarate valide dalla Corte di Cassazione».
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