CronacaBassa

Ciclo idrico integrato: il depuratore di Calvisano è (quasi) pronto

Marco Zanetti
Il solo sito di via Bordogna è costato circa 8 milioni. Per allacci e acquedotti cantieri completi al 70%
Una vasca del depuratore - © www.giornaledibrescia.it
Una vasca del depuratore - © www.giornaledibrescia.it
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Un passo importante. Non si può definire diversamente il completamento del depuratore di Calvisano per 12mila abitanti equivalenti, uno dei principali tasselli della realizzazione del ciclo idrico integrato sul territorio.

Un maxi-progetto, quello curato da A2A e volto a evitare d’incorrere nella procedura d’infrazione europea, che ha richiesto un investimento da oltre 67 milioni di euro per il depuratore del capoluogo coi necessari collegamenti, oltre ai due acquedotti di Mezzane e Viadana.

Intanto il sito di via Bordogna, costato 8 milioni, è pronto: «È in fase di collaudo: una volta superati test, a partire da ottobre, saranno collegate le fognature della zona artigianale nelle sue vicinanze. E quando tutti gli allacciamenti saranno completanti entrerà poi a pieno regime», assicura Michel Lesioli, assessore che, qualche mese fa, ha ereditato le competenze in materia da Caterina Lovo Gagliardi.

Lungo iter

Ci si avvia dunque verso traguardo di un percorso avviato nel 2018 dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giampaolo Turini e poi portato avanti dal successore Angelo Formentini. Un iter burocratico-operativo molto complesso, che doveva richiedere in origine 5 anni di lavori. Complici alcuni intoppi sul campo (leggasi: la falda a bassa profondità, il ritrovamento di reperti d’interesse storico e… la pandemia), la tabella di marcia è stata rallentata: al momento è ultimato circa il 70% del piano avvallato dall’Aato di Brescia.

Nel dettaglio, la situazione vede la frazione di Malpaga ormai esente da ulteriori cantieri. A Mezzane, invece, se l’acquedotto in via Carpenedolo è quasi completo, i macchinari sono al lavoro a lato della Sp69: sul terreno acquisito dal Comune tramite accordi bonari coi proprietari si stanno posizionando le tubature per portare i reflui dei residenti della frazione al depuratore centrale. Si sta inoltre riutilizzando il sedime quale fondo per realizzare una pista ciclopedonale di 3,5 km di raccordo proprio con il capoluogo.

Un piano, quello in progress e dedicato alla mobilità dolce, nato in seno all’esecutivo in seguito alle 1.600 firme contrarie all’idea che venisse realizzato un un mini-depuratore nella campagna del paese e che scaricasse nel fiume Chiese.

Nel frattempo, anche a Viadana la costruzione dell’acquedotto in via Volta è agli sgoccioli: spostato dopo una petizione popolare rispetto al disegno iniziale che lo voleva in piazza Guarisco, il serbatoio in loco sarà allacciato anche alle tubazioni dei cittadini di Malpaga. E a Calvisano? Serve pazienza, destreggiandosi tra cambi di viabilità più o meno impattanti sul traffico: per terminare gli 80 km di condutture previste, diverse arterie stradali attorno al centro storico vanno ancora bucate. La fine dell’operazione non dovrebbe essere comunque troppo lontana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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