Chiesanuova, finestrini rotti e furti alle auto in sosta: residenti furiosi
Durante il giorno sono tutti quartieri in cui si vive in tranquillità. Quella che - nelle ultime settimane - non regna durante la notte, quando le auto in sosta sono «sistematicamente prese di mira» e colpite da continui e ripetuti atti di vandalismo e furti. Succede, in particolare, a Chiesanuova, dove il risveglio per chi abita lungo le vie Firenze, Cagliari, Roma e nei dintorni è spesso amaro. E i residenti ora sono infuriati: «Non se ne può davvero più, siamo almeno a quattro o cinque episodi alla settimana. Non tutti abbiamo il garage qui nella zona, ma in molti si sono ritrovati in coda a dover pagare per fare sistemare i finestrini delle auto» spiega Luisa.
«Le ronde»
I cittadini sono esausti: «Quasi ogni giorno c’è chi segnala episodi di questo tipo: non si può dormire con l’ansia... Ed era già capitato lo scorso anno» ricorda Fabio. Una consuetudine ormai mal sopportata. Le segnalazioni si moltiplicano anche sulla pagina Facebook «Chiesanuova ieri, oggi, domani» dove sono tanti gli utenti che stanno postando le fotografie che testimoniano i danni subiti. «Attenzione, continuano a rompere i vetri in via Perugia e in via Torino» scrive Serena, a cui fa eco Francesca: «Questa notte in via Cagliari hanno di nuovo rotto i finestrini... hanno rubato delle chiavi».
A volte i vandali non si limitano a distruggere un finestrino solo, disintegrano sia quello lato conducente sia quello lato passeggero. «Capita che in auto ci siano dieci centesimi, ma capita anche che non ci sia assolutamente nulla» precisano dal quartiere. E c’è a chi è capitato anche di trovarsi la vettura sfasciata a cui sono stati smontati dei pezzi: «A me - testimonia Federica - hanno prelevato lo specchietto retrovisore interno e tagliato tutti i cavi». Elena aggiunge: «Occhio anche ai camper, nel mio sono già entrati due volte». Mario ricorda gli episodi della scorsa primavera: «Hanno danneggiato e saccheggiato quaranta automobili nell’arco di sole tre sere...». Esmeralda completa il racconto: «L’anno scorso mi è successo sotto casa: hanno preso un pacchetto di fazzoletti di carta e una custodia degli occhiali vuota, costo del furto forse 10 euro, costo del finestrino rotto 182 euro». Autoradio sparite, specchietti laterali tranciati, vetri in frantumi: il menù è variegato ma dal gusto non piacevole e la tensione inizia ad alzarsi: «È ora di finirla. A questo punto serve organizzarsi con delle ronde notturne».
Una lunga sfilza di segnalazioni quelle che, in queste settimane, provengono da Chiesanuova. Ma, nelle ultime 48 ore, proteste contro i raid sulle auto parcheggiate iniziano ad arrivare anche da almeno altri due quartieri. Mirella abita a Fornaci ed esibisce le fotografie della sua auto vandalizzata: «Tra ieri sera e stanotte hanno ridotto così cinque vetture». E lunedì, nel tardo pomeriggio, è toccato a Mompiano, in zona Domus Salutis: «Sono andato a fare visita a una persona e mi sono ritrovato il vetro distrutto, dentro c’era solo una felpa» racconta Dario.
L’iniziativa
Un rosario di segnalazioni che sono arrivate anche sul telefono del consigliere di Fdi Carlo Andreoli: «Ho già scritto un paio di volte al comando della Polizia locale chiedendo di garantire un maggior controllo anche durante le ore notturne» sottolinea. E ora, insieme a Fabio Rolfi, il centrodestra sta lavorando a una mozione da presentare in uno dei prossimi Consigli comunali. Al centro, una serie proposte alla Giunta: «Le possibilità sono varie. Si potrebbe istituire, mediante bando pubblico, un servizio di vigilanza notturna fornito da un istituto privato che concorderà i diversi percorsi con la Polizia locale e le Forze dell’ordine: è già realtà in altre città, dove le auto sono dotate delle insegne del Comune. Una seconda opzione è ipotizzare un tavolo di coordinamento con le diverse vigilanze private presenti sul territorio e la Polizia locale. L’obiettivo è garantire la sicurezza anche durante le fasce orarie serali. Per poi riuscire a istituire ciò che chiediamo da tempo, ossia il vigile di quartiere». L’ultima parola, però, spetta alla maggioranza: il verdetto si conoscerà solo in Aula.
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