CronacaBassa

Chiari città amante dei libri: la biblioteca è un fiore all’occhiello

Andrea Facchi
Poco più di 3.400 gli utenti attivi negli ultimi 12 mesi: nel 2020 la cittadina è stata nominata «Prima Capitale italiana del libro»
L'ingresso della biblioteca - Foto Marco Foglia/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'ingresso della biblioteca - Foto Marco Foglia/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Con poco più di 3.400 utenti attivi negli ultimi 12 mesi, la biblioteca Fausto Sabeo di Chiari è tra i fiori all’occhiello della Rete bibliotecaria provinciale.

Le rassegne

I dati statistici riflettono l’importanza data a Chiari alla cultura e al libro in generale: basti pensare che nella cittadina si svolge la rassegna della «Microeditoria», un unicum in provincia (siamo a ben ventidue edizioni), capace di richiamare migliaia di persone ogni anno in Villa Mazzotti per una tre giorni dedicata ai piccoli editori italiani caratterizzata anche da incontri con grandi autori.

E come non dimenticare anche la rassegna «Un libro, per piacere!» organizzata dal Sistema sud ovest e capace di portare, tra Bassa e Franciacorta, reading e incontri con l’autore in moltissimi comuni.

Sui libri, dunque, Chiari ha sempre puntato molto: un momento simbolo fu la nomina della cittadina a «Prima Capitale italiana del libro», nel 2020.

Utenti attivi

Ma torniamo alla biblioteca comunale clarense: «Il dato degli utenti attivi - spiega Fabio Bazzoli, responsabile della biblioteca - è un misuratore importante. Un dato significativo e che misura in modo abbastanza fedele l’impatto della biblioteca. Per noi è importante creare “comunità”, costruendo situazioni di apprendimento con la possibilità di “mettere le mani in pasta”. Un lavoro importante che porta a grandi soddisfazioni: non ci siamo mai occupati solo di costruire collezioni; l’abbiamo sempre fatto nella prospettiva dei servizi che forniamo, pensando sempre alla comunità».

Per i risultati raggiunti dalla Sabeo abbiamo interpellato anche l’assessore con delega alla Biblioteca, Silvia Ghilardi: «Fa piacere ovviamente vedere che i servizi del Comune siano ai vertici provinciali, soprattutto se si tiene conto che si tratta di una provincia fra le migliori del Paese in questo campo. È il risultato della continuità degli investimenti e del lavoro di bibliotecari, oltre che dei volontari che hanno dato anima e corpo alle attività di promozione alla lettura e che giorno dopo giorno hanno saputo costruire dei percorsi virtuosi». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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