Chi sono le vincitrici di «She made a difference 2024» di Ewmd

Francesca Zani
Francesca Pasinelli, Stefania Perletti, Claudia Archetti e Letizia Bonomi hanno ricevuto il riconoscimento dell’edizione 2024 dedicata alle «alchimiste della leadership»
Le vincitrici di She made a difference 2024 - © www.giornaledibrescia.it
Le vincitrici di She made a difference 2024 - © www.giornaledibrescia.it
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Alchimia. È questa la parola chiave e il filo conduttore della serata che ha visto quattro donne protagoniste di un percorso di eccellenza, premiate nel prestigioso salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia con il riconoscimento «She made a difference 2024» di Ewmd (European Women’s Management Developemen Brescia), alla presenza dell’assessora alle pari opportunità Anna Frattini, di Alice Palumbo, presidente Ewmd e delle componenti il direttivo.

Le donne premiate

La prima premiata è stata Francesca Pasinelli, consigliera delegata di Fondazione Telethon (premiata da Anna Chiti Batelli, viceprefetta vicaria), per la sua leadership nel guidare una delle principali istituzioni italiane nella ricerca scientifica e nella lotta contro le malattie genetiche rare. La sua alchimia è aver saputo «non porsi limiti di genere, ma anche decidere di cambiare lavoro dedicandosi con soddisfazione al mondo del no profit».

Anche Stefania Perletti, direttrice generale di Bcc Brescia, ha ricevuto il riconoscimento, stavolta dalle mani di Anna Maria Gandolfi, consigliera di parità in Regione. Un grande impegno il suo verso l’azienda, che ha coinvolto anche la comunità. «Il mondo bancario è ancora molto maschile – la sua testimonianza –, ma sta avvenendo un cambio di cultura, anche se la meta non è vicina. Sono diventata direttrice generale l’1 febbraio del 2020, poi il Covid. Lì ho capito la grande importanza del fattore umano».

Claudia Archetti, docente universitaria di matematica applicata all’Università degli Studi di Brescia, premiata da Nini Ferrari, consigliera di parità della Provincia, è stata premiata per il suo importante contributo accademico e scientifico. Grazie alle sue ricerche, ha affrontato problematiche operative e decisionali complesse, influenzando positivamente lo sviluppo di soluzioni innovative in vari settori.

Infine Letizia Bonomi, la più giovane: lei è collaudatrice del progetto Protesi Low Cost di Cristian Fracassi, uno straordinario impegno il suo, che ha migliorato la qualità della vita di molte persone nella martoriata Ucraina.

Letizia nella sua generazione vede già un cambio di passo verso quella che lei vuole chiamare «equità di genere, e non parità». A premiarla Melita Djordjevic, consigliera del direttivo di Ewmd Brescia e project leader di questa edizione di «She made a difference». 

La serata

Queste quattro donne la differenza l’hanno fatta con l’impegno, la determinazione, la convinzione che gli stereotipi di genere, si possono abbattere; basta crederci, avere coraggio e andare avanti. Lo hanno raccontato nel corso della serata in un talk show moderato dalla giornalista Francesca Ghezzani di Debù.

Attraverso il racconto delle loro esperienze personali e professionali, hanno condiviso le loro visioni su come costruire un futuro più equo e sostenibile, con l’ascolto il coraggio di porsi le giuste domande e la determinazione di trovare le risposte.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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