Nuova centralina sul Chiese, «calcoli errati nel progetto»

Ubaldo Vallini
I motivi di contrarietà sono stati ribaditi in un’assemblea a Sabbio Chiese, in attesa della pronuncia dei giudici del Tribunale superiore delle acque
Il punto dove dovrebbe sorgere la nuova centralina - © www.giornaledibrescia.it
Il punto dove dovrebbe sorgere la nuova centralina - © www.giornaledibrescia.it
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Tiene banco a Sabbio Chiese la proposta di una società privata di realizzare una centralina elettrica utilizzando l’acqua del Chiese. Un progetto contro il quale si è più volte espressa l’Amministrazione comunale del centro valsabbino, che non avendo direttamente voce in capitolo, oltre a rendere note le sue istanze in occasione di quattro Conferenze dei servizi convocate sul tema, ha presentato un ricorso al Tribunale superiore delle acque. L’11 dicembre scorso si è tenuta l’ultima udienza con la conclusione dell’istruttoria. Ora si attende la pronuncia dei giudici.

Il punto è stato fatto nei giorni scorsi nella sala consiliare con l’assessore all’Ambiente Massimo Marchi a presiedere. Per l’occasione sono stati invitati i componenti della commissione Ecologia e ambiente del Comune, della Commissione paesaggio, il gruppo di Protezione civile, il personale dell’Ufficio tecnico, l’associazione pescatori.

Le contestazioni

Il contestato progetto prevede di realizzare uno sbarramento del corso del Chiese appena a valle della confluenza del torrente Trinolo, in uscita dal paese in direzione di Vobarno, che farebbe nascere un «laghetto» largo circa 20 metri e lungo 300. Secondo gli amministratori verrebbe deturpato il territorio, cambierebbe il paesaggio e creerebbe rischi di esondazione se il sistema di regolazione del deflusso dovesse funzionare male. Una presenza che, peraltro, non prevede nessun vantaggio a favore della comunità.

L’impatto

In videoconferenza sono intervenuti l’avvocata Emanuela Beacco, legale del Comune, e il prof. Marco Pilati dell’Università di Brescia. L’avvocata ha contestato, in particolare, il fatto che il progetto a cui si fa riferimento è vecchio e non rispetta le normative uscite successivamente; inoltre la centralina avrebbe un impatto ambientale sull’alveo del fiume. Il prof. Pilotti, docente di Idraulica nella facoltà di Ingegneria di Brescia, ha fornito i calcoli riguardo ai rischi di piena ed ha contestato gli errori di calcolo presenti nel progetto, evidenti anche grazie alle rilevazioni dei livelli del Chiese che si evincono dai dati ufficiali diffusi dal Consorzio Medio Chiese, ma anche visionando i filmati realizzati dallo stesso assessore Marchi in occasione delle piene del 2018, nel corso delle quali si erano verificate esondazioni.

Ora a Sabbio Chiese attendono la sentenza del Tribunale, che è prevista entro i primi mesi del 2025.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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