A Castenedolo aumenta la Tari e frena la raccolta differenziata
Elisa Cavagnini
A causa dell’inflazione, la tassa sui rifiuti crescerà tra il 2 e l’8% per le utenze domestiche e il 4 e 5,1% per le aziende. Inciviltà ed evasione gravano sulla differenziata

Rifiuti abbandonati: per smaltirli nel 2024 sono stati spesi 50mila euro - © www.giornaledibrescia.it
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Si parla di Tari in Consiglio comunale e di quanti soldi pubblici vengano sprecati a causa di chi non si cura delle regole e abbandona rifiuti per strada, nei campi o nei fossi. A sollevare il problema è l’assessora al Bilancio Alessandra Busseni che rende nota la percentuale di differenziata raggiunta dal Comune di Castenedolo: ovvero il 78%.
Gli «incivili»
«Questo dato potrebbe essere ben più elevato – commenta il sindaco Pierluigi Bianchini – ma non è così per via di tutti gli incivili che lasciano i rifiuti ovunque per il paese e mettono il Comune, attraverso il gestore Cbbo, nelle condizioni di dover intervenire settimanalmente a ripulire il danno, conferendo questi materiali all’isola ecologica. Qui, di prassi, non essendo stati differenziati, devono essere trattati come rifiuti speciali, ovvero quelli più impattanti di tutti. Perciò sono 50mila gli euro che sono stati spesi nel solo 2024 per sopperire alla maleducazione di alcuni: sono soldi che si potrebbero benissimo investire altrove, o utilizzare per mitigare le tariffe».
Evasione
A ciò si aggiunge «un’evasione fiscale considerevole – conclude il sindaco – che tra utenze domestiche e non domestiche si attesta tra il 15 e il 18%: ciò viene portato alla luce grazie agli accertamenti che vengono svolti periodicamente. Altro dato che fa riflettere sulla noncuranza di alcuni». Si segnala inoltre che, per via dell’inflazione, la Tari si tradurrà in aumenti tra il 2 e l’8% per le utenze domestiche e il 4 e 5,1% per quelle non domestiche.
Due mozioni
Tra i tanti argomenti toccati in Consiglio, anche una doppia mozione proposta dalla maggioranza. La prima, di carattere ambientale, riguarda una proposta di legge depositata alla Camera il 6 marzo, inerente la riconversione del settore zootecnico per la progressiva transizione agro-ecologica degli allevamenti intensivi. «Prendendo le mosse dalla constatazione dei dati allarmanti sulla qualità dell’aria a Brescia e Provincia, è dimostrato che – spiega l’assessora Busseni – un’ampia fetta di inquinamento sia dovuta al comparto zootecnico e che ciò provochi una maggiore concentrazione di malattie e problematiche legate alla salute umana. Perciò si chiede a Regione e Governo uno stanziamento di fondi tale da consentire un cambiamento nell’impostazione di queste realtà e una valorizzazione degli allevamenti di piccole dimensioni, sostenibili e che mirano alla tutela del benessere animale».
La mozione è votata dalla maggioranza, più il voto della consigliera d’opposizione Paola Chiroli («Più Castenedolo in Comune»). Seconda mozione, presentata dall’assessora Eugenia Tonoli, riguarda il riconoscimento dello stato di Palestina e pone l’accento sulla necessità che l’Unione Europea si faccia portavoce di una mediazione attiva in nome del rispetto dei diritti umani. Approvazione con i medesimi voti della mozione precedente.
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