Castelletti a Meloni: «Rinnovare il commissario Sin Caffaro»

Alla figura di Fasano è legato l’emungimento delle acque di falda e l’utilizzo delle risorse
La sindaca Laura Castelletti - © www.giornaledibrescia.it
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«Mi rivolgo a Lei perché possa sbloccare una situazione che ha del grottesco e che non si riesce a risolvere per le vie ordinarie»: comincia così la lettera che la sindaca di Brescia Laura Castelletti ha scritto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per sollecitare la nomina del Commissario straordinario per il Sito di Interesse Nazionale «Caffaro-Brescia», incarico già scaduto.

«Unitamente a Regione Lombardia, già lo scorso autunno abbiamo sollecitato i competenti Ministri per l’Ambiente e per l’Economia perché procedessero al rinnovo dell’incarico al dott. Mauro Fasano che, in questi mesi ha raggiunto significativi risultati per l’avvio delle operazioni di bonifica di uno dei siti inquinati più importanti d’Italia, quale Commissario straordinario. I Ministri – continua Castelletti – hanno proceduto all’adozione del provvedimento di rinnovo dell’incarico, lo scorso 19 febbraio, esattamente a ridosso della scadenza della proroga dell’incarico, compiutasi il 20 febbraio. Da quel giorno il decreto di nomina a doppia firma si è perso nei labirinti delle bollinature e registrazioni di Ragioneria dello Stato e Corte dei Conti, senza che se ne possa avere traccia. Nel frattempo la conduzione delle operazioni per la Messa in sicurezza di emergenza, in attesa della bonifica vera e propria, subisce rallentamenti e difficoltà».

E aggiunge: «L’emungimento delle acque di falda, per evitarne la contaminazione, prosegue ma né il Commissario (in attesa di conferma) né altri in sua vece sono abilitati ad attingere alle risorse – già disponibili – per ristorare chi sostiene i costi di tali operazioni. La situazione si sta facendo insostenibile e ne va dell’efficacia di un imponente progetto, oramai giunto all’approvazione dell’esecutivo, senza che possa realmente partire l’operatività dell’intervento».

«Confido – conclude – che nell’interesse di tutta la comunità che mi onoro di rappresentare, il Suo autorevole intervento possa determinare una decisa accelerazione nella conclusione di questa incresciosa vicenda per poter procedere sollecitamente all’avvio delle operazioni di bonifica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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